Pochi, ma buoni…

Pochi, ma buoni …  e intraprendenti…..

Così definirei i cattolici in Thailandia. Qui la religione di stato è senz’altro il Buddismo e  tutto il paese è disseminato di templi dedicati a Budda. Sono tutti bellissimi, rilucenti di fregi dorati e di marmi preziosi. Tuttavia ogni altra religione viene rispettata.

I Cattolici sono solo una minoranza  (Wikipedia dice che sono 300.000 su una popolazione di 60 milioni), ma gestiscono molte scuole, che sorgono tutte in ambienti molto belli. Tali scuole sono  frequentate da migliaia di bambini appartenenti a religioni diverse ed è curioso passare accanto agli edifici scolastici e vedere allineate sul marciapiede centinaia di scarpe; a me sembra impossibile che ognuno riesca a recuperare le proprie, visto che molte sono simili tra loro e della stessa misura….

Essendo così pochi, i cattolici mantengono  tra di loro rapporti di vera fraternità, costituiscono una grande famiglia pronta alla solidarietà. Abbiamo potuto constatarlo vedendo con quanta sollecitudine i cristiani sostengono i monasteri delle monache e noi stesse siamo state invitate a cena in un ristorante in riva al mare da una persona che non ci aveva mai visto prima. A noi si è unito con tutta semplicità il vescovo di questa diocesi , di passaggio al convento per la consueta visita mensile e si è intrattenuto con noi in piacevolissima conversazione, dato che è stato per molto tempo in Italia e parla benissimo la nostra lingua. Eravamo in un posto veramente bellissimo e il parroco ha contribuito ad allietare la serata cantando e suonando per noi musiche tailandesi.

Da noi non sarebbe proprio immaginabile!!!!

Auguri, Giovanni!

auguri-4-anniGiovanni oggi compie 4 anni. E’ ormai un piccolo uomo che sta sperimentando la fatica di essere il fratello maggiore.

Col tuo arrivo, Giovanni, hai portato gioia a tutti noi e continui a farlo ogni giorno: starti vicino mi rende felice.

Tanti auguri di buona e serena vita, sempre!

Nel giorno della memoria.

Guardando i documenti e ascoltando le testimonianze dei sopravvissuti…..

Il filo spinato non serve a trattenere l’ orrore, l’ odore nauseante, il fumo acre dei camini …. Dietro al filo spinato appaiono larve umane avvolte in stracci luridi, gelide baracche allineate, stipate di corpi vilipesi dal freddo , dalla fame, dalle umiliazioni.

Fuori dal campo: viltà e  indifferenza che diventano complicità con gli assassini.

Oggi si impone il dovere di lottare contro le discriminazioni di ogni genere, contro i soprusi verso i più deboli e indifesi, che ci passano accanto.