“I fiori di Kirkuk”è un film ambientato nell’Iraq di Saddam Hussein, che tanto ha perseguitato l’etnia curda.
Najla, una ragazza irachena, che sta studiando medicina in Italia, torna nel suo paese per cercare il ragazzo curdo di cui si è innamorata all’università e che ora non dà più notizie di sè. Lo trova in una cittadina curda, ormai clandestino e ricercato dalla polizia; per questo lui vuole troncare la loro relazione, che può essere pericolosa per entrambi. Najla però non ci sta e vuole condividere la lotta del popolo curdo. Accanto a questo tema, il regista evidenzia anche lo stato di totale soggezione della donna nello stato iracheno: non solo non può decidere del suo patrimonio, ma non può nemmeno scegliersi il marito che vorrebbe sposare.
Najla, arruolandosi nell’esercito iracheno, riesce a salvare il suo innamorato, ma non riuscirà a salvare se stessa.
Najla sta ad impersonare lo spirito di tolleranza e di convivenza che dovrebbe governare la relazione tra etnie diverse e il regista sembra volerci dire che è dalle donne che verrà la pace.
Si è appena concluso il corso di Lezioni del dr. Lissoni sul piede e le sue patologie, che già all’UTE si pensa a un’altra iniziativa di grande interesse: la dr.ssa Lucia Todaro propone infatti tre incontri di approfondimento psicopedagogico sul tema:
ATTIVARE ENERGIE PSICO-EMOTIVE PER STARE MEGLIO IN OGNI OCCASIONE.
Gli incontri si terranno nei giorni di mercoledì 4 – 11 – 18 Aprile nei laboratori di via Carpani.
Chi fosse interessato è pregato di iscriversi presso la nostra segreteria.
C’era un tempo in cui le Poste Italiane stringevano accordi con una compagnia petrolifera per riconoscere uno sconto sulla benzina a chi pagava con il postamat. Puntualmente, ogni volta che partiva questa campagna promozionale, la compagnia petrolifera alzava il prezzo del carburante. Così facendo il consumatore veniva illuso di poter usufruire di un beneficio, invece era soltanto la compagnia petrolifera a trarne vantaggio.
Da quel che ho sentito questa mattina alla radio, pare che lo stesso giochetto sia stato messo in azione da tutte le compagnie petrolifere nelle zone in cui le regioni riconoscono il bonus-benzina per evitare che gli automobilisti delle zone di confine vadano a fare il pieno all’estero.
In questo modo i cittadini vengono doppiamente gabbati: non solo non hanno nessun beneficio dall’introduzione dei bonus, ma devono pure pagare con le tasse un surplus di guadagno alle compagnie.
11 febbraio: è una data importante sotto diversi aspetti.
L’11 febbraio 1929 furono firmati i Patti Lateranensi che stabilivano la normalizzazione dei rapporti tra Stato italiano e Chiesa Romana, rapporti che erano stati pressoché interrotti con la Breccia di Porta Pia e la presa di Roma nel 1870.
L’11 febbraio 1848 avvenne la prima apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous; da allora la cittadina di Lourdes che sorge ai piedi dei Pirenei è diventata la meta di continui pellegrinaggi di persone che arrivano da tutte le parti del mondo e tra esse molti sono i malati in cerca di speranza. Penso sia per questo che da qualche anno l’11 febbraio è anche la giornata in cui la Chiesa prega per i malati e per coloro che ad essi prestano cure e assistenza.
Basta pensare a quanti vivono nella sofferenza continua, per sentirsi fortunati se si può vivere normalmente.
Come aiutare i nostri ragazzi a usare bene i moderni mezzi di comunicazione offerti dalla tecnologia? Questa è la domanda cui ha cercato di dare risposta la nostra psicopedagogista preferita, Lucia Todaro.
Se un tempo era la TV a calamitare l’attenzione dei nostri figli e noi sapevamo come difenderci dalla sua invadenza, perchè la conoscevamo anche noi, ora i “nativi digitali” sono meno attratti dalla TV perchè hanno a disposizione mezzi che li fanno sentire, forse a torto, più partecipi e dinamici.
Quella dei nostri nipoti è la prima generazione che è in grado di insegnare a genitori e nonni l’uso della tecnologia. Gli adulti, in questo campo, hanno perso il loro ruolo di trasmissione delle conoscenze. In questo approccio precoce alla tecnologia è insito un pericolo: se io adulto so risolvere i problemi che mi si presentano anche quando la tecnologia va in tilt, i ragazzi non hanno modo di sperimentare le soluzioni adeguate, dipendono dal mezzo tecnologico.
Non è proibendo in modo assoluto l’uso della tecnologia che possiamo prevenire i danni che da essa possono derivare, ma guidando i ragazzi ad un uso intelligente. Infatti si stanno verificando sempre più casi di dipendenza patologica da uso eccessivo di telefonini, play station, iPad…ecc… con crisi di aggressività e di violenza, vere e proprie crisi di astinenza. E’ perciò da evitare l’uso troppo precoce, che predispone alla dipendenza.
La comunicazione interpersonale è fatta di parole, gesti e mimica facciale; la comunicazione con messaggini è più difficoltosa, anche se ci si aiuta con gli emoticon.
I ragazzi, che sanno utilizzare le tecnologie, credono di padroneggiarle, ma non ne conoscono il funzionamento e non sanno discernere i rischi che un uso incauto comporta in fatto di sicurezza e riservatezza; non conoscono il suo funzionamento e si illudono di poter cancellare i contenuti che immettono sulla rete, ma questo non è possibile.
Bisogna pertanto spiegare ai ragazzi quali pericoli possono trovare sulla rete, consentire un uso limitato dei mezzi che altrimenti porta alla riduzione della capacità di attenzione e impedisce esperienze più utili per la propria vita.
E’ importante offrire spazi di attenzione e di ascolto ai nostri bambini, far sperimentare loro la bellezza della comunicazione diretta: la dolcezza di un sorriso, il calore di un abbraccio, il conforto di una parola buona e questo insegnerà loro a privilegiare i rapporti personali.
In conclusione la tecnologia, come ogni altra cosa, non è nè buona nè cattiva; va solo usata con intelligenza da uomini e donne liberi e allora potremo trarre vantaggio da tutte le potenzialità che ci mette a disposizione.
E’ consuetudine all’UTE promuovere la capacità di leggere il linguaggio cinematografico (a diversi livelli) promuovendo la discussione su immagini di film non propriamente di botteghino, non molto conosciuti, ma senz’altro validi dal punto di vista artistico e dei contenuti.
Il tema scelto per il ciclo di proiezioni di quest’anno è: “ANCORA UN CERTO MONDO FEMMINILE” e i film che Don Ivano ha scelto per noi sono i seguenti:
12 febbraio – I FIORI DI KIRKUK – regia di Fariborz Kamkari – (2010).
26 febbraio – IL SEGRETO DI ESMA. – regia di Jasmila Zbanic – (2006).
12 marzo – LETTERE DI UNO SCONOSCIUTO – regia di Zhang Yimou (2014)
19 marzo – LEA – regia di Marco Tullio Giordana (2015).
Se si dà uno sguardo alle recensioni, si capisce che ogni pellicla presenta una tematica molto attuale e interessante. Il primo appuntamento è per le 14.30 di lunedì prossimo. Venite numerosi e non ve ne pentirete!!!
Strano !!!
Nessuno a Milano ha ancora pensato di fare una manifestazione pubblica contro i tranvieri? Eppure era un tranviere quello che ha ucciso a coltellate una povera ragazza, che era ospite in casa sua…..
Forse Salvini e Casa Pound non hanno letto le pagine di cronaca nera in questi giorni….