Gioele ha passato un periodo in cui piangeva al solo vedermi. Poi riuscivo a consolarlo con un mini-computer-giocattolo (che da almeno otto anni continua a funzionare e non ricordo nemmeno di avergli cambiato le pile!!!) di cui Gioele è innamorato. Con le musiche e i giochi del computer, Gioele si distraeva e passavamo poi insieme ore tranquille; quel pianto però mi dava dispiacere e non sapevo come spiegarmelo.
Ora non è più così. Gioele ed io ora siamo amici: mi corre incontro quando arrivo, si fa coccolare, si addormenta mentre gli canto la ninna nanna e oggi è rimasto quasi mezz’ora in braccio a me ad occhi aperti, mentre lo cullavo e lo coccolavo. Finalmente anche lui, come gli altri quattro nipoti più grandi, ha cominciato ad apprezzare la comodità di avere una nonna grassottella e morbida, quasi un tiepido materasso vivente.
L’inverno è ormai passato, l’epoca delle piogge se n’è andata. I fiori sono apparsi sulla terra Ed in questo momento è primavera. E’ tempo di cantare. La voce della tortora è nell’aria, e il fico ha messo i primaticci teneri: le viti in fiore mandano profumi.
Queste parole sono state scritte 2300 anni fa, eppure suonano fresche come se fossero state scritte ieri….
Ieri il dr. Sassi ci ha spiegato come l’aumento vertiginoso della popolazione del pianeta in questi ultimi secoli abbia provocato una richiesta di energia sempre superiore.
Contrariamente a quanto si pensava quarant’anni fa (ricordate la crisi energetica dei primi anni ’70 e le domeniche a targhe alterne?), quando si pronosticava l’esaurimento delle riserve di petrolio a breve termine, oggi si sa che ci sono enormi disponibilità di combustibili fossili e di materie prime custoditi nelle viscere del pianeta, ma si sa anche che sono sempre più difficili da raggiungere e quindi il loro reperimento diventerà sempre più dispendioso.
La Scuiola di Francoforte è stata fondata da un gruppo di giovani intellettuali, appartenenti a varie discipline, nei primi anni 20 del secolo scorso. Lo scopo iniziale delle loro ricerche era lo studio delle nevrosi post-traumatiche di cui soffrivano i reduci della Grande Guerra. Essi cercavano di far convergere il pensiero di tre giganti: Marx, Freud ed Hegel.
Nella critica alle teorie di questi tre pensatori, scaturisce la condanna per chi ha sostituito ai fantasmi della religione e dei dogmi, quelli del materialismo e della coercizione. La cultura diventa una forma di industria per manipolare la realtà e le coscienze, ino a portare alla creazione di lager e gulag.
Nella scuola di Francoforte viene idealizzato il mito di Ulisse quando deve affrontare le sirene: questo mito descrive la società moderna, dove il popolo è schiavizzato nel lavoro ripetitivo delle catene di montaggio e non può godere della bellezza dell’arte. Quest’ultima è riservata alle élites, ma esse sono sempre più impegnate nella ricerca di guadagni sempre più cospicui e questo fa sì che la bellezza dell’arte le sfiori soltanto, senza che ne possano trarre godimento.