Forza, ragazzi!!

Qualcuno un giorno mi ha detto:- Dio sa scrivere diritto anche sulle righe storte…- intendendo dire che anche da una cosa negativa può nascere qualcosa di buono.

E’ forse quello che sta succedendo negli USA: dopo l’ultima strage in una scuola della Florida, dove sono rimasti uccisi 17 ragazzi, Trump aveva proposto di armare gli insegnanti e la cosa deve essere sembrata anche agli Americani, come a tanti di noi, la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso….. E da quel momento le manifestazioni di protesta in tutto il paese si sono susseguite senza sosta; anche  ieri si sono radunati a Washington circa 800.000 ragazzi per chiedere leggi più restritive sulla vendita delle armi.

I giornalisti dicono che non si vedeva una simile mobilitazione di giovani dai tempi della guerra in Vietnam.

Bravi, ragazzi, non mollate! la vostra è una buona causa e spero che riusciate a vincere l’opposizione dei fabbricanti di armi e di morte….

Convivia musica e non solo…

convivia-musicaConvivia Musica:  corale femminile nata ad Arcellasco di Erba.

Stasera l’esibizione della corale è stata preceduta dall’esecuzione per fortepiano e violoncello di musiche di Beethoven e di Handel; gli strumentisti, Marco Testori al violoncello e Costantino Mastroprimiano al fortepiano, sono due  maestri di fama internazionale e coi loro virtuosismi  hanno riempito le arcate della chiesa di note sublimi.

La corale femminile ha poi eseguito brani di Rheinberger, di Brahms e di Haydn sotto la direzione del maestro Testori e con l’accompagnamento al fortepiano del maestro Mastroprimiano.

Il concerto ha regalato a tutti i presenti una serata veramente piacevole, un momento di bella musica e di bel canto, un momento  di elevazione intellettuale e spirituale.

Un unico neo: scarsa la presenza degli abitanti di Arcellasco, forse  poco sensibili ai valori dell’arte in genere e della musica colta in particolare.

UTE: Vittoria Colonna – Don Milani.

Nel Medio Evo ci si interrogava sul fatto che le donne avessero o meno un’anima e si vedeva nelle donne l’incarnazione della tentazione della lussuria, pertanto venivano relegate all’interno della casa a filare, ricamare e tessere.

Poi  arrivarono l’Umanesimo e in seguito il Rinascimento, che tendevano a valorizzare l’UOMO e tutte le sue potenzialità; in questo periodo alcune donne di grande talento e di nobili natali ebbero la possibilità di istruirsi e di esprimere la loro creatività e le loro capacità politiche.

vittoria-colonnaLa più famosa tra queste è certamente Vittoria Colonna, marchesa di Pescara. Donna di grande cultura e di grande sensibilità artistica, divenne molto famosa in tutta Europa per le sue produzioni poetiche ispirate dall’amore per il marito, morto prematuramente e mai dimenticato, e dalla fede religiosa. Il carteggio epistolare intrattenuto con Michelangelo Buonarroti, testimonia quanto la loro amicizia fosse disinteressata e profonda, tanto che alla morte di Vittoria, Michelangelo non seppe mai rassegnarsi alla sua perdita.


Nella seconda ora di lezione, la prof.ssa Mariella Russo ci ha ricordato la figura e il pensiero di Don Milani, che, nato da ricchissima famiglia fiorentina, decide a vent’anni di abbandonare la prospettiva di una vita di agi e di successi per farsi prete.

don_lorenzo_milani_3Ordinato sacerdote viene inviato nella parrocchia di San Donato a Calenzano (vicino a Prato), terra di operai sfruttati nelle fabbriche da imprenditori avidi e non rispettosi delle norme sul lavoro. Don Lorenzo capisce che non basta animare l’oratorio con varie attività di intrattenimento, bisogna supplire al bisogno di istruzione dei ragazzi. Per questo li accoglie di sera per leggere insieme i giornali e trarre da lì gli spunti per una didattica concreta, basata sulla vita stessa dei ragazzi.

Questi allora raccontano a don Lorenzo la loro vita nelle fabbriche e il prete spiega loro quali sono i loro diritti.  Ne scaturisce un’aspra critica sia al PCI, sia alla DC allora al governo e don Lorenzo viene allontanato da Calenzano e trasferito a Barbiana, un piccolo borgo disperso sull’Appennino con una popolazione di 60 abitanti.

Don Lorenzo però non si scoraggia e riprende nella nuova sede esattamente quello che aveva fatto a Calenzano. Lì i ragazzi non parlano l’italiano e per questo vengono bocciati ripetutamente, tanto che si sentono inferiori ai loro coetanei della pianura, soono timidi e insicuri.

La scuola di Barbiana dura dalle otto del mattino alle otto di sera per tutti giorni della settimana e quei ragazzi prima destinati a una vita di emarginazione, vedono aprirsi davanti a loro prospettive insperate.  Tutti insieme, sotto la guida di don Milani scrivono un libro che diventerà un best-seller mondiale: Lettera a una professoressa. Poco dopo, nel 1967, don Lorenzo muore ad appena 44 anni.

Queste che ho brevemente riassunto sono delle belle lezioni che le prof.sse Alberta Chiesa e Mariella Russo hanno tenuto quest’anno all’UTE, dandoci modo di ricordare delle figure significative del nostro passato (remoto e recente). Le due nostre docenti, tra le più amate, sono sempre riuscite a suscitare interesse e partecipazione nel folto uditorio presente.

Amici.

nonna-con-i-presente-e-nipote-impertinente-10557741Gioele ha passato un periodo in cui piangeva al solo vedermi. Poi riuscivo a consolarlo con  un mini-computer-giocattolo (che da almeno otto anni continua a funzionare e non ricordo nemmeno di avergli cambiato le pile!!!) di cui Gioele è innamorato.  Con le musiche e i giochi del computer, Gioele si distraeva  e passavamo poi  insieme ore tranquille; quel pianto però mi dava dispiacere e non sapevo come spiegarmelo.

Ora non è più così. Gioele ed io  ora siamo amici: mi corre incontro quando arrivo, si fa coccolare, si addormenta  mentre gli canto la ninna nanna e oggi è rimasto quasi mezz’ora in braccio a me ad occhi aperti, mentre lo cullavo e lo coccolavo. Finalmente anche lui, come gli altri quattro nipoti più grandi, ha cominciato ad apprezzare la comodità di avere una nonna grassottella e morbida, quasi un tiepido materasso vivente.

L’inverno è ormai passato

DAL CANTICO DEI CANTICI.

primaveraL’inverno è ormai passato,
l’epoca delle piogge se n’è andata.
I fiori sono apparsi sulla terra
Ed in questo momento è primavera.
E’ tempo di cantare.
La voce della tortora è nell’aria,
e il fico ha messo i primaticci teneri:
le viti in fiore mandano profumi.

Queste parole sono state scritte 2300 anni fa, eppure suonano fresche come se fossero state scritte ieri….

UTE: Risorse energetiche – La scuola di Francoforte.

frackingIeri il dr. Sassi ci ha spiegato come l’aumento vertiginoso della popolazione del pianeta in questi ultimi secoli abbia provocato una richiesta di energia sempre superiore.

Contrariamente a quanto si pensava quarant’anni fa (ricordate la crisi energetica dei primi anni ’70 e le domeniche a targhe alterne?), quando si pronosticava l’esaurimento delle riserve di petrolio a breve termine, oggi si sa che ci sono enormi disponibilità di combustibili fossili e di materie prime custoditi nelle viscere del pianeta, ma si sa anche che sono sempre più difficili da raggiungere e quindi il loro reperimento diventerà sempre più dispendioso.

Ora, soprattutto negli Stati Uniti, si usa la tecnica del fracking, tecnica che però comporta molti rischi ambientali.


Marcuse e Adorno, due famosi rappresentanti della Scuola di Francoforte
Marcuse e Adorno, due famosi rappresentanti della Scuola di Francoforte

La Scuiola di Francoforte è stata fondata da un gruppo di giovani intellettuali, appartenenti a varie discipline,  nei primi anni 20 del secolo scorso. Lo scopo iniziale delle loro ricerche era lo studio delle nevrosi  post-traumatiche di cui soffrivano i reduci della Grande Guerra. Essi cercavano di far convergere il pensiero di tre giganti: Marx, Freud ed Hegel.

Nella critica alle teorie di questi tre pensatori, scaturisce  la condanna per chi ha sostituito  ai fantasmi della religione e dei dogmi, quelli del materialismo e della coercizione. La cultura diventa una forma di industria per manipolare la realtà e le coscienze, ino a portare alla creazione di lager e gulag.

Nella scuola di Francoforte viene idealizzato il mito di Ulisse quando deve affrontare le sirene: questo mito descrive la società moderna, dove il popolo è schiavizzato nel lavoro ripetitivo delle catene di montaggio e non può godere della bellezza dell’arte. Quest’ultima è riservata alle élites, ma esse sono sempre più impegnate  nella ricerca di guadagni sempre più cospicui e questo fa sì che la bellezza dell’arte le sfiori soltanto, senza che ne possano trarre godimento.

I nuovi papà.

padre-e-figlio-1c«Ci confronteremo sul cambiamento di un rapporto che – sottolinea ancora l’esperto – va oggi letto al di à del conflitto e al di là della facili generalizzazioni del tipo “padre-mammo” e “padre amico”. Spesso incontro padri che mi chiedono cosa possono fare “per” il figlio. Cerco di spiegare loro che sarebbe più opportuno fare qualcosa “con” il figlio. Non significa limitarsi a una dimensione “orizzontale” del rapporto che finisce per trasformare il padre solo in un “papà” – oggi i padri sono “papaizzati” scrive Kundera nel suo romanzo L’identità – o addirittura in un compagno di giochi. Ma neppure tornare alle gerarchie verticali della tradizione. Il nuovo equilibrio va trovato tra ragione e sentimento»

Queste riportate qui sopra sono le righe conclusive di questo articolo di AVVENIRE; in esso si riflette sul cambiamento in atto sul modo di interpretare la figura genitoriale da parte dei giovani papà.  E’ una cosa che si nota con piacere: i giovani padri si stanno staccando dallo stereotipo del padre-padrone e da quello del marito-macho, forse sotto la spinta del nuovo modo delle donne d interpretare la parte di madre e di moglie. Continue reading “I nuovi papà.”

Il bel canto: che passione!!!

accademia-della-scala

L’Italia è patria del bel canto e l’accademia di pefezionamento della Scala è frequentata da molti giovani talenti provenienti da tutte le parti del mondo. Oggi abbiamo potuto apprezzare le loro splendide voci in un concerto alla Scala di Milano.

alla-scalaI brani eseguiti non erano molto conosciuti, tuttavia la straordinaria bravura degli artisti ha entusiasmato il pubblico presente; per conto mio, pur riconoscendo l’altissimo livello di preparazione dei cantanti, avrei apprezzato che all’inizio di ogni brano i personaggi si presentassero al pubblico per far capire quale situazione veniva rappresentata sulla scena, visto che, a differenza di altri teatri, alla Scala non esiste un monitor su cui leggere i testi delle romanze e dei duetti.

Questi spettacoli pomeridiani indirizzati ai pensionati e alle scuole, dovrebbero curare di più il modo di approcciare questo pubblico che non è certo fatto di esperti: ne gioverebbe la lirica e anche La Scala.