Film: Ogni tuo respiro.

ogni-tuo-respiro-film-inno-alla-vita-620x400E’ la storia vera di Robin Cavendish, diventata film per volontà di suo figlio, oggi produttore cinematografico.

Robin aveva avuto tutto dalla vita: salute, bellezza, forza fisica, ricchezza e una moglie bellissima, ma la poliomielite di colpo fa di lui un tetraplegico, che necessita di un respiratore per continuare a vivere. Lui vorrebbe solo morire, ma sua moglie, che nel frattempo gli ha dato un figlio, lo convince a lasciare la struttura ospedaliera in cui è ricoverato e a tornare a casa per vedere  crescere suo figlio.

Qui comincia una vita nuova, assistito dalla moglie, da tutti i familiari e dagli amici; tra questi ce n’è uno capace di allestire una carrozzina munita di batterie per azionare il respiratore e Robin può lasciare la sua stanza, uscire in giardino, andare in auto e viaggiare in aereo. Può così intraprendere una battaglia in favore dei tanti tetraplegici, che, nel mondo, sono costretti a una vita ospedalizzata lontani dal proprio mondo e dai propri affetti.

Il film ha come limite il fatto di non far vedere la fatica e la sofferenza che la situazione di Robin comporta per lui e per la sua famiglia, tutto è sempre troppo idilliaco e chi ha vissuto da vicino esperienze analoghe sa bene che non è tutto così facile.

Il regista non dà certo  un’impostazione cristiana all’accettazione della sofferenza: è un film prettamente laico, pertanto la difesa che fa della vita anche in situazioni estreme è ancor di più apprezzabile.

I medici avevano previsto per  Robin una vita molto breve, invece vive a lungo e vive una vita piena di interessi e di affetti, vicino ai suoi cari. Il film termina con la sua morte, ma non definisce le modalità con cui essa è avvenuta e per questo può offrire l’occasione per una riflessione, che si terrà mercoledì sera in sala Isacchi sotto la guida di un esperto in materia: don Aramini, docente universitario.

Giochi di un giorno piovoso di Pasqua.

Come da previsioni meteorologiche il maltempo ha imperversato nel giorno di Pasqua e per intrattenere Samuele e Davide, privi dei loro giochi abituali, si è dovuto sfruttare le “risorse  ambientali”.

La doppia porta dell’ ingresso ha suggerito ai due piccolini di famiglia un gioco che poteva anche essere pericoloso : un nascondino con sbattimento violento di porte .  Allora io mi sono messa a fare l’ orco e loro facevano i bambini spaventati . Io bussavo pesantemento sulla porta chiusa e intanto  con voce cavernosa pronunciavo le parole famose . “ucci, ucci, sento odor di cristianucci….” poi spalancavo la porta di colpo e i due monelli facevano finta di aver paura e strillavano con quanta voce avevano in gola, quindi scoppiavano a ridere come matti. Il gioco è sembrato interessante e si è unita a noi anche Elisa, che ha fatto del suo meglio per contribuire al chiasso e al divertimento.

Ma il pomeriggio è lungo e a un certo punto si stavano creando dei malumori per via di un camioncino conteso…. allora sono andata a prendere dei vecchi cartoni  e dei giornali riposti in un angolo per la raccolta differenziata dei rifiuti e ho sfruttato la magia del camino: ho acceso un focherello coi cartoni e poi distribuivo fogli di giornali ai miei tre diavoletti e loro li lanciavano sulle fiamme ; a volte però non andavano a segno ed ecco allora che abbiamo sperimentato l’ utilità di appallottolare la carta  e così era molto più comodo alimentare il fuoco.  Era però un fuoco piuttosto esile (non avevo legna a portata di mano) e spesso rischiava di spegnersi allora tutto diventava più frenetico: lo strappo dei fogli, la distribuzione in via equitativa (guai a saltare un turno) , l’ appallottolamento (il più veloce era Samuele, il più piccolino), e il lancio e il ritmo lo dava Elisa che gridava: Dai, si sta spegnendo, si sta spegnendo !!!- Samuele e Davide erano eccitatissimi e avevano le guanciotte rosse rosse…  poi però sono finite le munizioni e Samuele ha sentenziato : Foco stanco, nanna foco –

Variazioni del Programma.

Le lezioni previste per la prossima settimana hanno subito una variazione, pertanto il programma è il segente:

Martedì 10 Aprile.

ore 15.00 – Storia: L’ OBBEDIENZA NON E’ PIU’ UNA VIRTU’ – docente: Mariangela Russo.

ore 16.00 – Letteratura: Tracce del territorio lombardo – IL PIAN D’ERBA E MILANO NEI VERSI E IN UN ROMANZO DI GIULIO CARCANO. – docente: Emilio Galli.

vENERDì, 13 aPRILE.

ORE 15.00 – Letteratura dialettale: LA NATURA, IL PAESAGGIO, L’AMBIENTE NELLA LIRICA DIALETTALE MILANESE E COMASCA. VIAGGIO DEL SENTIMENTO E DELLA MEMORIA – docenti: Ghioni, Gottardi, Vasirani.

ore 16.00 – Filosofia: IL 1968: FILOSOFIA SPERIMENTALE, NUOVE IDEE DI LIBRO TRA DELEUZE E GUATTARI. – docente: Marco Creuso.

Che rebelot!!

In questi giorni il mio pensiero e le mie preghiere sono rivolti al Presidente Mattarella: quale rompicapo gli si pone davanti!!!

Chi incaricare per le consultazioni: Salvini  o Di Maio?
Salvini: mai col PD; mai separati da Forza Italia.
Di Maio: possibili coalizioni con PD e Lega, mai con Berlusconi.
PD: noi all’opposizione (ma, forse, però, non si sa mai….)

Che rebelot (parola brianzola – credo – per dire che pasticcio)!

Non sarebbe stato meglio un bel ballottaggio tra i due partiti che avevano ricevuto  più voti?