Quando una guerra finisce.

Quando una guerra finisce, bisogna fare festa: nel mondo ci sarà un po’ meno dolore, tanta gente potrà smettere di aver paura, di avere fame, di scappare dalla propria terra … ecco perchè questa notizia, che mi arriva dall’Associazione “Annulliamo la Distanza” va divulgata…

Nel giorno dei cento anni dalla nascita di Nelson Mandela, il 18 luglio 2018 l’Ethiopian Airlines ha riaperto il collegamento diretto con la capitale dell’Eritrea, Asmara. E’ il primo passo verso la normalizzazione dei rapporti diplomatici, dopo lo storico annuncio del 9 luglio scorso che ha sancito la fine di una guerra che per vent’anni ha diviso i due paesi del Corno d’Africa. Il presidente dell’Eritrea, Isaias Afewerki, e il primo ministro etiope, Abiy Ahmed,  si sono infatti incontrati per mettere fine alle ostilità seguite alla guerra del 1998-2000. Eritrea ed Etiopia hanno firmato una Dichiarazione congiunta di pace e amicizia in cui si afferma che “lo stato di guerra esistente tra i due paesi è giunto al termine”.  

Spero che a questa bella notizia facciano seguito a breve altre simili…in Africa sono ancora tante le guerre in corso…

Seminatori di odio.

In questo articolo    di Repubblica.it si chiarisce il dubbio che mi prendeva a leggere su Facebook certe dichiarazioni attribuite a Saviano o a Renzi o a Boldrini: erano talmente assurde e “stonate” che non potevano essere vere, ma anche risalendo a chi aveva pubblicato per primo il post in questione non si riusciva a capire l’autenticità o meno della notizia.

Ora pare sia stata individuata  la fonte di queste fake news, ma il responsabile non è ancora stato individuato. Se si riuscirà a identificarlo con certezza, vorrei proprio vedere come è fatto uno che si mette alla tastiera per aizzare le persone contro i più disgraziati e per seminare odio e discredito.

Ricordate la parabola della zizzannia? Il malvagio di notte va a seminare l’erba infestante in mezzo al grano buono in modo da danneggiare il raccolto….  Lo stesso fanno i creatori di bufale: nell’anonimato spargono il loro veleno per inquinare le menti e i cuori.

Tali operazioni hanno il fine di impedire alla gente di discernere ciò che è vero da ciò che non lo è, di diffondere sfiducia e delusione tanto da far perdere qualunque punto di riferimento e da rendere manipolabile l’opinione delle masse.

Sono operazioni molto pericolose e tutti noi dovremmo stare bene in guardia.

Una storia.

Ha i colori tipici delle belle donne russe: capelli biondi naturali, occhi azzurri, carnagione rosea.  Ha  lineamenti delicati e un sorriso simpatico.

Si è laureata in ingegneria quando in URSS arrivavi alla laurea solo se ti impegnavi a fondo, senza perdite di tempo. Ma proprio quando per lei avrebbe potuto schiudersi un futuro pieno di promesse, ecco il tracollo dell’URSS e il disastro economico e organizzativo di tutto il paese.  Allora, per cercare uno sbocco lavorativo, è arrivata in Italia, dove ha trovato non solo il lavoro, ma anche un marito bello e aitante, ma altrettanto svampito che, alla sua morte prematura e improvvisa l’ha lasciata con il solo beneficio di una misera pensione di reversibilità.

Era sola e disorientata e stava per decidere di tornare a casa, anche se le prospettive non erano certo rosee. Ma poi ha conosciuto un giovane medico, con qualche problema fisico e un’anziana madre da accudire; le ha offerto un lavoro di assistenza ….Una possibilità a cui lei si è aggrappata con la forza della disperazione.

Il giovane medico dopo qualche tempo si innamora di lei e la sposa. Lei si dedica alla sua nuova famiglia con tutta l’intensità di cui è capace: assiste la suocera fino alla sua morte e segue il marito con devozione.  Poi improvvisamente una malattia fulminante la rende di nuovo vedova e lei è di nuovo sola, lontano dalla sua famiglia che non è in grado di aiutarla, senza figli, senza parenti acquisiti…

– Mi sento come un cagnolino abbandonato per strada…- mi ha detto ieri, raccontandomi i suoi ultimi giorni di angoscia al capezzale del marito.

Questa mattina sono andata al funerale: la chiesetta era piena di gente in lacrime, che ricordava con affetto e gratitudine il medico scomparso. Mi conforta il pensiero che chi oggi ha versato lacrime di commozione saprà stare accanto a questa giovane donna coraggiosa; per quanto mi riguarda, lei sa che può contare sulla mia amicizia.