Lui è un chirurgo, lei una giornalista affermata. Hanno una figlia, Angela, che un giorno uscendo da scuola torna a casa in motorino. Ha il casco in testa, ma lei non lo ha allacciato….. e cade ….è in pericolo di vita. La mamma è in viaggio per lavoro e il padre è solo davanti alla camera operatoria in cui un neurochirurgo amico cerca di salvare la vita di Angela.
Ed è in questa situazione di tempo sospeso che quel padre ripercorre il periodo in cui Angela è nata.
Era un momento in cui il rapporto con la moglie si era un po’ affievolito e lui incontra casualmente Italia,una donna povera, non più giovanissima, non bella, non elegante, non istruita che lo aiuta in un momento in cui si trova per strada con la macchina in panne e lui per ripagarla non sa fare altro che stuprarla.
Il rimorso lo induce poi a cercarla per chiedere scusa, per risarcirla in qualche modo e così inizia una relazione adulterina in cui il protagonista crede di trovare l’amore vero, per la dolcezza e la dedizione di lei…. Ma lui è un uomo pieno di contraddizioni e più volte tenterà di dimenticare questa donna, senza riuscire a dare una svolta alla sua vita.
E’ nel momento più intenso di questa storia che la moglie dà alla luce Angela e Italia capisce quello che le resta da fare….. e la sua decisione le risulterà fatale.
E Angela riuscirà a sopravvivere al grave incidente? ….non ve lo dico…..
L’autrice, la Mazzantini, sa senz’altro scrivere in modo piacevole e qui ha anche cercato di utilizzare termini desueti che mi hanno sorpreso, ma ha un limite a mio modo di vedere…..Ho letto due suoi romanzi e mi pare che abbia utilizzato in entrambi la stessa struttura narrativa, basata sul lasciarsi-riprendersi dei protagonisti delle sue storie sempre un po’ ai limiti… Tutto sommato però questa lettura mi ha tenuto buona compagnia per alcuni giorni e questo può bastare.