Le calle.

Sono fiorite le calle nel giardino del mio vicino: sono bellissime, candide, vellutate, eleganti.

Mi ricordano mia madre. Lei amava coltivarle e ne aveva grande cura.

Mia madre è morta  proprio al tempo della fioritura delle calle e ricordo che ne avevamo colte tante per adornare la camera ardente*.

Negli ultimi tempi della sua vita il suo corpo appariva devastato dai dolori artritici e il suo viso rivelava una grande sofferenza; nella bara invece appariva bella e serena come non l’avevo vista da tempo: aveva accolto con sollievo “sorella morte” e forse era anche contenta di vedersi circondata dai fiori che aveva amato.

*camera ardente: la si chiama così perché anticamente il locale dove si vegliava la salma veniva illuminato da fiaccole.

Bizzarrie del clima.

Il clima sta veramente cambiando: dopo un inverno quasi privo di precipitazioni atmosferiche, siamo stati sorpresi da una primavera insolitamente calda nei mesi di marzo e aprile, ma ora pare sia tornato l’inverno: violente bufere di vento si alternano a grandinate che portano con sé abbassamenti repentini delle temperature.

Io avevo trapiantato alcune pianticelle di pomodoro e cetrioli proprio il giorno precedente la prima grandinata, che è stata la più devastante, e le mie pianticelle si sono ritrovate spogliate delle loro foglie più belle. Ora hanno un aspetto malinconico: le foglie residue sono un po’ ingiallite e non ne compaiono di nuove. Ieri ho aggiunto un po’ di concime per incoraggiarle, ma non so se sarà sufficiente a ridare loro vigore e voglia di vivere.

Intanto in casa bisogna di nuovo riaccendere caldaie o stufette: un maggio così freddo non si era mai visto….