In questo giorno così caldo e afoso, sto pensando a lei, Carola, la comandante della Sea-Watch e a quelli che con lei sono davanti a Lampedusa in attesa che la situazione si sblocchi, che succeda qualche cosa che consenta a lei e ai migranti di scendere da quella nave. E intanto il sole picchia implacabile …
Ho visto la sua foto: Carola è una bella ragazza, giovane, laureata, che parla cinque lingue, che viene da una famiglia benestante: potrebbe fare una vita agiata, potrebbe forse ora concedersi vacanze da favola per sfuggire al caldo e all’afa e invece è lì a morire di caldo insieme a chi vuole aiutare …
Non credo che Carola sia una sbruffoncella, come l’ha definita Salvini; credo invece che sia una di quelle persone che sanno rinunciare ai propri privilegi per mettersi al servizio degli ultimi e per questo sono disposte anche a sfidare i rigori di leggi senza anima e di politici che si fanno un vanto della loro insensibilità. Persone così sono spesso state giudicate folli dai loro contemporanei, ma la storia ha poi sempre avuto modo di dare a ciascuno il posto che ha meritato…
Cara Carola, ammiro il tuo coraggio e la tua determinazione e il mio pensiero è accanto a te e a quelli che stai cercando di aiutare.