Stamattina ho letto in rete lo sfogo di una persona anziana sola da un mese a causa di questo “lockdown” (termine in voga per dire chiusura). Il suo post trasudava depressione, tristezza, voglia di lasciarsi andare.
Voglio perciò fare una proposta a tutte le donne anziane da sole a sopportare il peso di questa clausura forzata: vogliamo trasformare questo periodo di inattività in cui è facile sentirsi inutili e dimenticati dal mondo in un momento creativo e solidale? Un modo c’è.
Alla fine di febbraio, quando già da qualche giorno ero qui da sola, non avevo niente da fare (o forse sarebbe meglio dire che non avevo voglia di fare niente) e guardavo la TV, ma avevo la netta sensazione di buttare via del tempo prezioso. Cosa potevo fare di utile? Mi è venuto un lampo di genio: perchè non utilizzare finalmente tutti quei gomitoli e gomitolini di lana o cotone che riempiono il ripostiglio? Già, ma cosa farne? Fare maglie per me nemmeno da pensarci: ci vorrebbe troppo tempo e il risultato non è sempre secondo le aspettative…. Ho tante riviste che utilizzavo quando i nipoti erano piccoli …potevo realizzare qualche capo per neonati …ma a chi regalarli? Ed ecco l’idea: li regalerò alla Caritas, quando nel mese di maggio organizza la raccolta di indumenti in buono stato.
Mi sono messa al lavoro e ora ho completato questi lavori: sono molto semplici perchè non sono più così tanto pratica col lavoro a maglia da riuscire ad eseguire punti molto elaborati, ma penso che a qualche bambino povero potrebbero andare bene…..e così, quando sono sola davanti alla TV, non mi vengono più pensieri negativi.