La forza interiore di Etty.

„La vita si svolge interiormente e lo scenario esteriore ha sempre meno importanza.“

Origine: https://le-citazioni.it/autori/etty-hillesum/?page=3

Questa frase di Etty Hillesum (a proposito: Mons. Delpini ha citato una sua frase nel discorso del Venerdì Santo) è la risposta alla domanda che mi sono sempre posta già leggendo le prime pagine del suo “DIARIO”. Mi domandavo, infatti, come può una ragazza, che vive una situazione tanto tragica, concentrarsi quasi unicamente sulla costruzione del proprio carattere, sulla lotta ai suoi limiti e ai suoi piccoli egoismi, sulla sua vita affettiva?

Solo ogni tanto accenna alle terribili persecuzioni cui la sua gente è soggetta: è costretta a portare la stella gialla sugli abiti, sa che molti vengono deportati in Polonia e che poi di loro non si sa più nulla, sa che anche l’uomo che ama presto verrà deportato e lei sceglie di seguirlo, eppure a tutto questo dedica solo qualche accenno di sfuggita e non c’è mai in lei una parola di rabbia o di odio: le sue riflessioni sono sempre incentrate sulla sua interiorità e su come trovare forza e coraggio in se stessi, disposta ad accettare e ad affrontare qualunque privazione e qualunque sofferenza la vita le voglia riservare.

Incredibile Etty!

Amazing Grace (testo)

bocelli canta davanti al duomoIeri sera Bocelli ha cantato sul sagrato del Duomo di Milano “Amazing Grace”; il piazzale era vuoto e il suo canto non era accompagnato da strumenti musicali: l’effetto era da brividi. Ecco il testo, anch’esso molto suggestivo:

Testo
Amazing Grace, How sweet the sound
That saved a wretch like me
I once was lost, but now am found
T’was blind but now I see
T’was Grace that taught my heart to fear
And Grace, my fears relieved
How precious did that grace appear
The hour I first believed
Through many dangers, toils and snares
We have already come.
T’was grace that brought us safe thus far
And grace will lead us home,
And grace will lead us home
Amazing grace, Howe Sweet the sound
That saved a wretch like me
I once was lost but now am found
T’was blind but now I see
Was blind, but now I see.
Questa versione di Diana Ross è particolarmente dolce  e commovente

I due di Emmaus. (S. Koder)

E’ molto simile al nostro stato d0’animo di questi giorni, quello che provano i due viandanti sulla strada per Emmaus. Sono delusi, frastornati, non riescono a capire il significato degli avvenimenti cui hanno assistito a Gerusalemme. Forse erano partiti dal loro villaggio con entusiasmo: avrebbero incontrato Gesù che loro avevano già conosciuto come straordinario profeta  che sapeva sanare corpi ed anime e ora hanno assistito alla sua sconfitta ignominiosa: è morto in croce come l’ultimo dei malfattori. Poi arriva lo sconosciuto che ridà coraggio: era così che doveva accadere, non ricordano i due di Emmaus le Scritture? Le sue parole sono come balsamo che sana le ferite e i due lo trattengono a cena con loro: lui sa illuminare le tenebre della notte e le tenebre dei loro cuori.

Nel quadro di Koder viene ritratto il momento in cui Gesù si dilegua , ma la sua luce resta; sul tavolo i rotoli delle scritture, sullo sfondo gli avventori della taverna, che forse non comprendono ciò che sta accadendo vicino a loro.sieger-oder i due di Emmaus (1)

Una proposta contro la depressione da solitudine.

Stamattina ho letto in rete lo sfogo di una persona anziana sola da un mese a causa di questo “lockdown” (termine in voga per dire chiusura).  Il suo post trasudava depressione, tristezza, voglia di lasciarsi andare.

Voglio perciò fare una proposta a tutte le donne anziane da sole a sopportare il peso di questa clausura forzata:  vogliamo trasformare questo periodo di inattività in cui è facile sentirsi inutili e dimenticati dal mondo in un momento creativo e solidale? Un modo c’è.

Alla fine di febbraio, quando già da qualche giorno ero qui da sola, non avevo niente da fare (o forse sarebbe meglio dire che non avevo voglia di fare niente) e guardavo la TV, ma avevo la netta sensazione di buttare via del tempo prezioso. Cosa potevo fare di utile? Mi è venuto un lampo di genio: perchè non utilizzare finalmente tutti quei gomitoli e gomitolini di lana o cotone che riempiono il ripostiglio? Già, ma cosa farne? Fare maglie per me nemmeno da pensarci: ci vorrebbe troppo tempo e il risultato non è sempre secondo le aspettative…. Ho tante riviste che utilizzavo quando i nipoti erano piccoli …potevo realizzare qualche capo per neonati …ma a chi regalarli? Ed ecco l’idea: li regalerò alla Caritas, quando nel mese di maggio organizza la raccolta di indumenti in buono stato.

Mi sono messa al lavoro e ora ho completato questi lavori: sono molto semplici perchè non sono più così tanto pratica col lavoro a maglia da riuscire ad eseguire punti molto elaborati, ma penso che a qualche bambino povero potrebbero andare bene…..e così, quando sono sola davanti alla TV, non mi vengono più pensieri negativi.

All-focus
All-focus

 

 

Buona Pasqua 2020!

Mattino di Pasqua- Beato Angelico
Mattino di Pasqua- Beato Angelico

La Pasqua è la vita che sconfigge la morte e in un momento come questo in cui la morte aleggia intorno a noi più cupa che mai, la Pasqua deve portare un messaggio di speranza in una rinascita rinascita ancor prima morale che sociale ed economica.

Buona Pasqua serena, nonostante tutto, a tutti quelli che si soffermano su questa mia pagina. La mia sarà una Pasqua in solitudine, ma rallegrata dall’affetto di  tutte le persone a me care, lontane, ma vicine.

Quanti soldi italiani finiscono in Olanda?

Quanti soldi italiani finiscono in Olanda? Ponendo questa domanda a Google ho trovato questa risposta su GLOBALIST.

Tra i primi c’è stata la Fiat, che adesso si chiama Fca, che ha portato la sede fiscale inOlanda dal 2014
Poi è stata la volte MediaForEurope, la nuova holding che ha unito Mediaset italiana e spagnola.
Poi tanti altri si sono spostati nei Paesi Bassi: Cementir, del gruppo Caltagirone, Eni, Enel, Exor, Ferrero, Prysmian, Saipem, Telecom Italia, Illy Luxottica Group e molte altre. 

eurobond In un momento come questo fa veramente rabbia constatare come la maggior parte delle grandi aziende italiane ci  sottrae risorse ingentissime, pagando le tasse in un paese dove esse non producono il loro reddito.

E gli Olandesi, che usufruiscono dei capitali sottratti agli Italiani, poi sono intransigenti con le condizioni a cui concederci prestiti per affrontare la crisi economica dovuta all’epidemia in atto!!! Che insopportabile ipocrisia!!!

E l’Europa, perchè non adotta regole comuni sul fisco? perchè consente questa concorrenza sleale tra stati? Che inettitudine insopportabile!

E’ vero, noi dovremmo combattere più energicamente l’evasione fiscale e la criminalità organizzata (vero cancro del nostro paese), ma sarebbe anche ora di chiedere ai partner europei un patto di lealtà, prima ancora di chiedere provvedimenti di solidarietà.

Sieger Koder e l’Ultima Cena.

Sieger Köder  nasce nel 1925 a Wasseralfingen in Germania. Durante la seconda guerra mondiale, viene fatto prigioniero in Francia; al ritorno si dedica agli studi di arte e all’insegnamento, ma poi intraprende gli studi teologici e all’età di 46 anni viene ordinato sacerdote. Da quel momento esercita il suo ministero in una parrocchia. Contemporaneamente vive il suo periodo di maggiore creatività artistica. Muore a 90 anni nel 2015.

Nelle sue opere rappresenta episodi biblici, parabole e momenti della vita di Gesù. Le figure sono tratteggiate in modo apparentemente rozzo, quasi naif, ma hanno una forza espressiva formidabile dovuta all’ uso dei colori, al tratto marcato che dà tragicità alle scene, all’ uso sapiente di simboli e alle inquadrature originalissime.

koeder-ultimacena (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’Ultima Cena,come spesso accade nei quadri di questo artista, la figura di Gesù, che è il protagonista della scena, non compare direttamente. Qui si vedono solo le sue mani, che hanno appena spezzato il pane e ora stanno benedice il vino.  Si vede solo il riflesso del suo viso nel calice .  Gesù non  viene ritratto, ma questo anzichè sminuirne la figura, la ingigantisce, la circonda di mistero e di sacralità.

Sullo sfondo, appena tratteggiata, una figura nell’ ombra striscia contro i muri e cerca di andarsene senza dare nell’ occhio, ma qualcuno se ne accorge e pare presentire la tragedia imminente. Gli altri apostoli sono tutti intenti ad ascoltare  Gesù. Infatti tutti gli occhi sono rivolti a  Lui che   pronuncia parole di difficile comprensione, ma piene di amore e con il sapore delle cose dette perché restino scolpite nelle menti e nei cuori,  come un testamento.

Dai visi stupiti e  smarriti degli Apostoli traspare la consapevolezza di essere testimoni di un fatto straordinario e unico: un uomo che ha camminato insieme a loro  compie gesti mai compiuti e pronuncia parole mai dette prima…

 

 

 

La situazione è occasione.

In questi tempi di coronavirus, stiamo sperimentando nuovi modi di vivere: chiusi in casa, lontani dagli affetti più cari, ma  vicini, forse più di prima, affettivamente;  i negozi di alimentari si attrezzano per le consegne a domicilio;  la ancora recente smania di consumi è stata forzatamente inibita e siamo più attenti a ciò che è necessario, essenziale; ci stiamo accorgendo che i nuovi modi di comunicare in questo momento sono più che mai preziosi e non ci viene più tanta voglia di demonizzarli, anzi scopriamo le loro potenzialità.

Io ad esempio non avevo mai partecipato a una video-conferenza eppure ne ho sperimentato la grande efficacia; non mi ero mai posta il problema di come pubblicare un video di produzione casalinga e  ho scoperto l’estrema accessibilità di questa funzione; si moltiplicano i gruppi whatsapp per mettere in comune informazioni e richieste di aiuto.

-La situazione è occasione – dice il nostro arcivescovo, Mario Delpini  ed è proprio vero: in ogni situazione si può e si deve scoprire quanto di bello, di buono e di utile a sè e agli altri si può realizzare, basta stare in ascolto e adeguare le nostre azioni a ciò che percepiamo.