Da un po’ di tempo la mia amica P. non mi inviava più i suoi scritti, le sue poesie o, come lei li chiama, i suoi “sfoghi”.
Ma oggi, con mia grande gioia, ecco che nella cassetta della posta ho trovato il suo dono che io trascrivo qui.
Quegli intensi suoni prolungati delle sirene // che tagliano l’aria ed il cuore.
Quel silenzio così pesante// e stranamente rumoroso che ti immobilizza in un clima surreale.
Quel cielo tanto azzurro // e quel sole forte ed indifferente che ti invitano a stupirti.
Quel vento così improvviso // da non lasciarti capire se il suo passaggio// ti lascia uno schiaffo o una carezza.
Mentre respiro il mio mondo // sul balcone di casa, avverto l’aria, mai così pulita
e una piccola lucertola inconsapevole// che immobile cerca luce e tepore sul davanzale.
Nel silenzio senza confini// il tempo si dilata e ti disorienta.
Tra tanta atmosfera di attesa// si cercano in ogni modo
gli affetti più cari e le cose più semplici.
Grazie, amica P! Hai saputo ben rievocare l’atmosfera terribile dei giorni passati, che contrastava con la bellezza della natura: il cielo, il sole, il vento, la lucertola continuavano a fare quello che hanno sempre fatto, senza curarsi delle nostre paure e la loro imperturbabilità un po’ ci rassicurava: la vita continuava e avrebbe trionfato sulla morte…… Intanto capivamo che era il momento di dare importanza alle cose essenziali e a ciò che più conta: l’amore delle persone a noi care.
Grazie, ancora, amica carissima! Ti giunga un abbraccio affettuoso e virtuale.