Tempo di sciacalli?

Oggi l’Italia riparte: molti  riprendono il lavoro, altri dovranno aspettare a riaprire i loro negozi, i loro laboratori, molti altri non li  riapriranno più e andranno a ingrossare le file dei disoccupati.

Il governo sta stanziando sussidi a milioni di persone in difficoltà, ma veniamo a sapere che molti ricchi professionisti hanno presentato domanda per accedere agli aiuti di stato.

 

sciacallo con preda: fa solo il suo mestiere; gli sciacalli umani no.....
sciacallo con preda: fa solo il suo mestiere; gli sciacalli umani no…..

Si dice che certi  imprenditori (ristoratori, orefici…) dichiarino perdite astronomiche in questi due mesi di lockdown, mentre gli anni scorsi dichiaravano al fisco entrate inferiori a quelle dei loro dipendenti.

Non ho dati al riguardo, ma credo che questi avvoltoi meritino tutta la nostra indignata disapprovazione: dovrebbero sentirsi in dovere di contribuire a sostenere i più deboli, di aiutare la collettività che ha consentito loro di accumulare la loro ricchezza, invece si mettono in fila per chiedere l’obolo dello Stato, sottraendo risorse a chi è veramente nel bisogno e a tutti noi.

Non dovrebbe essere difficile individuare questi sciacalli e una volta scovati dovrebbero essere messi alla berlina e puniti severamente.

 

Letture: Andrà tutto bene.

Andrà tutto bene!

Forse qualcuno pensa che sia uno slogan nuovo, coniato ad hoc per questi giorni di pandemia per esprimere la volontà di resistere e di ricominciare, invece ho trovato questo augurio nel “DIARIO” di Etty Hillesum, la ragazza olandese di origine ebraica, morta in un lager nazista.

Noi ci sentiamo forse molto coraggiosi quando ripetiamo “Andrà tutto bene”, ma la nostra situazione, seppur drammatica non può essere paragonata a quanto stava vivendo Etty; infatti scriveva il 29 giugno 1942:

“…..ma potrà venire un giorno in cui ….i miei genitori saranno deportati e moriranno miseramente, chissà dove: so che può succedere. Le ultime notizie dicono che tutti gli ebrei saranno deportati dall’Olanda in Polonia…E secondo la radio inglese, dall’aprile scorso sono morti 700.000 ebrei, in Germania e nei territori occupati… Eppure non riesco a trovare insensata la vita. E Dio non è nemmeno responsabile verso di noi per le assurdità che noi stessi commettiamo: i responsabili siamo noi! Sono già morta mille volte in mille campi di concentramento….Eppure trovo questa vita bella e ricca di significato. Ogni minuto. 

E Resterò a scrivere a questa scrivania fino all’ultimo minuto e a credere in ogni poesia che leggerò.

Andrà tutto bene!”

Purtroppo per Etty non andò tutto bene; per noi invece tutto potrà andare bene se saremo leali. responsabili e uniti nell’affrontare la situazione difficle e problematica che stiamo vivendo.

 

Gara di video.

Nella parrocchia di Arcellasco c’è un gruppo di giovani molto in gamba, che per mantenere i contatti, soprattutto con i giovani, si sono inventati questo “ARCELLASCO’S GOT TALENT” e per onorare questa loro iniziativa ho deciso di inviare anch’io il mio video. La musica disturba un po’, ma pazienza!
https://youtu.be/lgsmmO-vpks

1° Maggio 2020.

“1919-1920 Una serie di lotte operaie e contadine culmina con l’occupazione delle fabbriche. Tra gli eventi più significativi, lo sciopero agricolo a Novara, Vercelli, Casale Monferrato, Mortara, Pavia e Voghera che dura cinquanta giorni tra il marzo e l’aprile del 1920 con oltre 180mila lavoratori che danno vita a uno dei conflitti sindacali più lunghi e radicali di tutta la storia del proletariato italiano.” (da Internazionale)

Forse mia madre ricordava questi scioperi di un secolo fa, quando raccontava con voce addolorata come le si stringeva il cuore a sentire i muggiti strazianti delle mucche che da giorni non venivano munte né accudite. Lei non riusciva a perdonare agli scioperanti di aver fatto soffrire degli animali innocenti.

Io credo tuttavia che nemmeno gli scioperanti si divertissero in quella situazione, ma era quello forse il solo modo di far valere le proprie ragioni in un momento storico certamente difficile per tutti (era appena finita la Grande Guerra).

Noi che oggi diamo per scontati tanti diritti di cui godiamo dovremmo ricordarci di quanti hanno sofferto e combattuto per conquistarli.
Lo sapevate che sono state le mondine a ottenere che l’orario di lavoro non superasse le otto ore giornaliere?