Medici e speculatori.

In questi mesi abbiamo ammirato tutti l’eroismo e l’abnegazione di tantissimi medici impegnati ad affrontare la pandemia, senza avere la certezza di come andasse affrontata e senza avere a disposizione i mezzi necessari per questa impresa titanica. Abbiamo anche visto medici, ormai in pensione, ritornare ad indossare il camice per portare il proprio aiuto ai colleghi e ai malati e molti di essi sono stati sopraffatti dal virus e sono andati ad ingrossare le statistiche dei deceduti.

stetoscopioE’ pensando a questi medici che hanno saputo tener fede al giuramento di Ippocrate fino all’estremo sacrificio, che mi sento assalire dall’indignazione quando invece sento di medici che,  puntando sulla paura della malattia dei propri pazienti, non esitano a speculare su di essa, esigendo parcelle stratosferiche per un consulto. A questo punto il medico non è più tale, ma solo un affarista.

Secondo me, in un paese veramente civile, si dovrebbe riconoscere ai medici un compenso adeguato al servizio preziosissimo che svolgono a favore della cittadinanza, ma non si dovrebbe consentire a nessuno di speculare sulla salute, nemmeno a quelli che si fanno passare per maghi del bisturi o dello stetoscopio.

A proposito di amicizia…

Il telegiornale ha appena finito di parlare della lettera del card. di Bologna per omaggiare il suo amico Guccini che compie oggi 80 anni.

A volte il termine amicizia viene usato a sproposito, soprattutto se si tiene conto di quanto ne scrive S. Agostino nelle sue “Confessioni” dopo la morte  di un caro amico.

amicizia“….Altri legami avvincevano ulteriormente il mio animo: i colloqui, le risa in compagnia, lo scambio di cortesie affettuose, le comuni letture di libri ameni, i comuni passatempi ora frivoli ora decorosi. I dissensi occasionali, senza rancore, come di ogni uomo con se stesso, e i più frequenti consensi, insaporiti dai medesimi, rarissimi dissensi, l’essere ognuno dell’altro ora maestro ora discepolo, la nostalgia impaziente di chi è lontano, le accoglienze festose di chi ritorna…..!   (Libro IV – cap. 8)

Questa sintonia di pensieri e sentimenti è piuttosto rara ed è una vera fortuna poter vivere un’esperienza di amicizia così profonda….forse per questo si dice che “chi trova un amico, trova un tesoro”.

Screditare l’informazione?

Aiutatemi a capire….

Da un po’ di tempo tra le notifiche Facebook compare ogni giorno la comunicazione di un video trasmesso dalla TRUMP TOWER, sì proprio il grattacielo di Trump.

Cliccando su quella notifica l’altro giorno ho assistito al precipitare di una grossa frana in Norvegia: c’era la scritta: IN DIRETTA; ho verificato che l’avvenimento era reale, quanto alla diretta ho qualche dubbio, visto che le immagini si ripetevano.

Il giorno dopo è stata la volta di un incendio in non so più quale zona del mondo: le grida di sottofondo erano del tutto simili a quelle del giorno prima…. Poi è stata la volta di trasmissioni di una passeggiata spaziale : immagini che si sono ripetute per due giorni: tutte indecifrabili.

Oggi  sempre con la scritta IN DIRETTA vengono trasmesse immagini di uno tsunami in estremo oriente con immagini terrificanti. I commenti alle immagini sono in inglese, spagnolo, italiano, francese, e in lingue orientali che non so decifrare.

Facendo qualche controllo in rete, risulta che l’ultimo fenomeno di tale intensità e di questo genere risale a nove anni fa……che non sia affatto in diretta è confermato dal fatto che le immagini si ripetono sempre uguali ogni pochi minuti

Mi chiedo: A che scopo diffondere quei video in modo così martellante? Forse a certa gente piace vedere le catastrofi e godere al pensiero che tocca ad altri soffrire….. ma perchè far credere  che l’evento si stia verificando al momento? Basterebbe precisare data e luogo dell’evento, ma forse allora ci sarebbero meno contatti….

Secondo me tutto questo ha una sola finalità creare confusione e disorientamento nella gente, che poi non sa più a cosa credere; in definitiva credo che la Trump Tower si proponga la finalità di screditare l’informazione, forse perchè la stampa internazionale non è molto tenera con Trump …… credo che qualcuno dovrebbe intervenire.

Profumi di giugno.

caprifoglioHo camminato per le vie della città sul far della sera….

Ero accompagnata dai profumi che si sprigionavano  ora dalle siepi di caprifoglio piene di fiori, ora dalle chiome fastose dei tigli.

tiglio fioriSono profumi che mi riportano indietro nel tempo e fanno rivivere momenti lontani e dolcissimi.

I primi esami.

Davide è in terza media e sta per affrontare gli esami finali in condizioni del tutto inedite a causa della pandemia che ha costretto alunni e professori a inventarsi una didattica a distanza.

classe di DavideFra pochi giorni dovrà sostenere il colloquio coi professori, stando davanti a un computer; dovrà discutere una tesina da lui preparata con grande cura. Il tema è quello del nazismo: come ha potuto affermarsi e consolidare la sua egemonia nella Germania degli anni ’30.

Io l’ho letta e mi è piaciuta molto, perchè ha saputo rielaborare dati e notizie in modo originale,  non trascurando annotazioni personali che denotano buon senso e sensibilità.

Bravo, Davide! Sono certa che,   l’anno prossimo, saprai affrontare la nuova scuola con  serenità e con successo!

10 giugno.

10 giugno: data in cui è doveroso fare memoria di due eventi luttuosi che hanno segnato la storia del nostro paese:

il rapimento di Matteotti nel 1924 e la dichiarazione di guerra nel 1940.

Con il primo, il Partito Fascista gettava la maschera e si rivelava per quello che era: un partito totalitario, violento e sprezzante di ogni diritto , anche del diritto alla vita.

Con il secondo l’Italia entrava  del tutto impreparata in una guerra che la vedrà soccombere e da cui uscirà distrutta solo grazie alla Resistenza e all’intervento degli eserciti alleati.

Considerando questi eventi e le loro conseguenze pare impossibile che ancora oggi ci sia gente che inneggia al Fascismo e scende in piazza per inneggiare a chi ci ha condotti al disastro politico, economico e sociale.

Santa-Diana-degli-Andalò-768x542Dopo aver ricordato questi eventi, cerco di tirarmi su di morale citando il santo di oggi:  è Santa Diana!!

Credevo fosse una di quelle figure della cui esistenza si potesse legittimamente dubitare e invece scopro che era una giovane donna nata a Bologna nel 1200 da una famiglia nobile e influente sulla politica cittadina; Diana degli Andalò ebbe contatti con San Domenico e  fondò un nuovo ordine monastico.

Questo significa che posso a buon diritto augurarmi “buon onomastico!!”

Le regole di Giovanni.

E’ molto difficile per i bambini convincersi che è necessario restare tutta la notte nel proprio letto, senza andare a rifugiarsi tra le coperte rassicuranti del lettone.

Giovanni non fa eccezione, ma deve aver capito che la cosa non può continuare sempre così ed ecco che coraggiosamente ha formulato tre regole che impegnano lui e la sua mamma a un comportamento coerente e responsabile. Ecco le regole che Giovanni ha sintetizzato in modo estremamente eloquente:

Foto da Diana Catellani (12)1^ regola: La mamma non va nel letto di Giovanni (la mamma è caratterizzata dai capelli ricci)

 

Foto da Diana Catellani (11)2^ regola: Giovanni non va nel letto della mamma.

 

 

 

 

 

 

3^ regola: non si salta tra un letto e l’altro (quelli di Giovanni e  Gioele).

Se Giovanni è riuscito a formulare queste regole così chiare e perentorie, certamente sarà in grado di osservarle scrupolosamente. Il problema sarà controllare se ci riuscirà  la mamma !!!!  Paola stai in campana, ti terremo d’occhio!

Le due facce della medaglia.

La tecnologia moderna ha tanti lati oscuri e consente ai malintenzionati di commettere i reati più turpi, ma ha come retro della medaglia una capacità straordinaria di collegare una moltitudine di persone che, se animate di buona volontà, possono fare cose stupende.

Un esempio? Allo scoppio della pandemia un ragazzo ha pubblicato un’iniziativa di crowdfunding e in poche ore ha raccolto una somma consistente per l’Ospedale di Erba che si trovava a fronteggiare una situazione gravissima.

E oggi mi è arrivato verso le 13:30 un appello: bisognava trovare una bicicletta per un operaio che la usa per andare a lavorare. Dopo pochi secondi dall’inoltro del messaggio ad alcuni gruppi whatsapp, già avevo trovato non una, ma ben 4 biciclette  e un’ora dopo una di esse era già stata consegnata al destinatario.

Grazie, whatsapp!