Poesia: Alla Luna, Giacomo Leopardi (1820)

Le belle poesie, imparate sui banchi di scuola, ci accompagnano per tutta la vita.
luna

 

 

 

 

 

O graziosa luna, io mi rammento
che, or volge l’anno, sovra questo colle
io venia pien d’angoscia a rimirarti:
e tu pendevi allor su quella selva
siccome or fai, che tutta la rischiari.
 
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
il tuo volto apparia, ché travagliosa
era mia vita: ed è, né cangia stile,
o mia diletta luna. E pur mi giova
la ricordanza, e il noverar l’etate
del mio dolore. Oh come grato occorre
nel tempo giovanil, quando ancor lungo
la speme e breve ha la memoria il corso,
il rimembrar delle passate cose,
ancor che triste, e che l’affanno duri!

In gioventù, le pene, le sofferenze le angosce sono rese più tollerabili dalla speranza: si pensa sempre che qualcosa dovrà pur cambiare.

 

Storie della Bibbia: Una moglie per Isacco… con piercing.

Abramo sente la morte vicina e vuole trovare una moglie per il figlio Isacco, ma deve essere una fanciulla del suo paese natale e incarica della missione un suo servo fedele…

10 Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò nel Paese dei due fiumi, alla città di Nacor.
11 Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d’acqua, nell’ora della sera, quando le donne escono ad attingere.
12 E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest’oggi e usa benevolenza verso il mio padrone Abramo!
13 Ecco, io sto presso la fonte dell’acqua, mentre le fanciulle della città escono per attingere acqua.
14 Ebbene, la ragazza alla quale dirò: Abbassa l’anfora e lasciami bere, e che risponderà: Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato benevolenza al mio padrone».
15 Non aveva ancora finito di parlare, quand’ecco Rebecca, che era nata a Betuèl figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l’anfora sulla spalla.
16 La giovinetta era molto bella d’aspetto, era vergine, nessun uomo le si era unito. Essa scese alla sorgente, riempì l’anfora e risalì.
17 Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po’ d’acqua dalla tua anfora».
18 Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l’anfora sul braccio e lo fece bere.
19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché finiranno di bere».
20 In fretta vuotò l’anfora nell’abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui.
21 Intanto quell’uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio.
22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell’uomo prese un pendente d’oro del peso di mezzo siclo e glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d’oro.
23 E disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. C’è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?».
24 Gli rispose: «Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor».
25 E soggiunse: «C’è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte».
26 Quell’uomo si inginocchiò e si prostrò al Signore….

Quella fanciulla era Rebecca,  che diventerà la moglie di Isacco.  Da notare che erano già di moda i piercing al naso …

Io sono Joy.

Sul sito “Vatican News” ho trovato questa storia, raccontata questa mattina durante un webinar sulla tratta di esseri umani. E’ una storia terribile, ma uguale a milioni di altre, visto che questa piaga coinvolge circa 40 milioni di persone  (due terzi sono donne e il 23% sono bambini). Sono persone costrette a prostituirsi o a lavori forzati, persone maltrattate, spesso torturate o usate come donatori di organi.

Joy è una donna nigeriana la cui storia è raccontata nel libro di Mariapia Bonanate, “Io sono Joy” (San Paolo), con la prefazione di Papa Francesco. Si tratta di una ragazza nigeriana che approda in Italia dopo un viaggio drammatico con l’illusione di trovare un lavoro, finendo invece sulla strada.

Joy racconta:“Il viaggio verso l’Italia è stato drammatico, mancavano acqua e cibo. Se qualcuno cadeva dalla macchina o dalle moto veniva abbandonato, non si tornava indietro. Siamo state quasi due settimane nel deserto”. Poi l’arrivo in Italia. “Mi hanno detto che dovevo lavorare in strada, il mio debito era di 35mila euro”. Sulla strada Joy è rimasta quasi un anno, anche incinta. “Mi hanno fatto abortire”, dice con la voce rotta dall’emozione. “Gesù, fammi conoscere persone che mi aiuteranno, io da sola non ce la faccio. Pregavo, pregavo sempre – racconta Joy nel video – ed ho sentito una voce, che mi diceva di non avere paura, di trovare il coraggio. Allora ho preso il telefono, il giorno dopo un poliziotto mi ha liberata e sono andata a Caserta”. Qui spunta il sorriso. La vita di Joy è cambiata, stavolta per sempre. (dal sito: Vatican news).

Joy ha trovato la salvezza grazie a questo numero verde telefonico: 800 290 290.  Questo numero può salvare altre persone e riportarle a una vita di dignità e di rispetto.

Giornata contro la tratta.

https://youtu.be/xMH2461OIiY

Oggi è “la giornata di preghiera contro la tratta di esseri umani”, una piaga che offende l’umanità intera e che perpetua i crimini della schiavitù.
Questa giornata viene celebrata nel giorno in cui la Chiesa ricorda Santa Bakhita, la schiava divenuta suora cattolica e santa

Il trasformista.

“In un articolo su La Padania, scritto poco dopo la sua elezione a segretario, Salvini ha delineato la sua visione del futuro del partito, il quale dovrà collocarsi in un’alleanza con la estrema destra europea, in nome dell’euroscetticismo.[55][56][57] Nel testo si legge:[57]

«A livello internazionale la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì, quindi, alle alleanze anche con gli unici che non sono europirla: i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, i finlandesi… insomma, con quelli dell’Europa delle patrie.»

Queste righe sono state prese da Wikipedia alla voce “Matteo Salvini”

Bisogna dare atto a questo Matteo di avere grandi capacità acrobatiche: da denigratore degli Italiani del sud, ha cambiato la Lega Nord secessionista in una Lega allargata ai territori meridionali; da antieuropeista e antieuro ora si ritrova a sostenere Draghi, il maggiore fan dell’euro e della UE.

Non so se tutti abbiano notato come

le sue apparizioni sui social abbiano perso un po’ della loro trucidità (intendendo per truce: colui che vuole fare, non sa bene cosa, … purché sia o almeno sembri qualcosa di violento e di coraggioso, nei fatti o a parole, feroce, crudele, imprevedibile e spietato). Forse il calo vertiginoso subito nei sondaggi lo ha indotto a un cambio di tono.

Lui afferma di essere pragmatico, ma lo si potrebbe anche dire opportunista? Trasformista? Forse potrebbe fare concorrenza al Fregoli dei tempi andati o al Brachetti dei nostri giorni.

UTE: La fine del potere temporale (don Ivano Colombo).

Il potere temporale dei Papi e la costituzione di uno Stato Pontificio indipendente ha avuto origine non tanto dalla DONAZIONE DI COSTANTINO (oggi unanimemente riconosciuta come un falso), quanto dal fatto che con la caduta dell’Impero Romano i Papi si ritrovarono, in assenza di un’autorità civile, a rappresentare il solo punto di riferimento per la popolazione; a questo si aggiunga che  molti Papi provenivano da ricche famiglie romane e portavano “in dote” anche parte dei beni di famiglia. Risalgono all’VIII secolo i primi atti notarili riguardanti le acquisizioni territoriali .  Nell’epoca delle Signorie, con i Borgia e con Giulio II lo Stato Pontificio allargò i suoi confini facendo  guerra alla Serenissima (Repubblica di Venezia).

Dopo la Rivoluzione e dopo le riforme napoleoniche, lo Stato Pontificio non fu in grado di modernizzare le sue strutture per stare al passo coi tempi, ma continuò ad esistere anche dopo il riassetto degli Stati europei, voluto dalla Restaurazione, grazie anche all’aiuto dell’Austria.

Pio IX, sembrò inizialmente ispirarsi a principi riformatori, ma dopo la porta Pia bianco e neroproclamazione della Repubblica Romana (1849) si rinchiuse sempre di più e da quel momento fu la Francia a sostenere militarmente lo Stato Pontificio, nonostante il disaccordo con le altre cancellerie europee.  Dopo la sconfitta di Sedan e la caduta di Napoleone III, il governo italiano può procedere alla “conquista ” di Roma che avviene il 20 settembre 1870, con la Breccia di Porta Pia.

Pio IX scomunica il re d’Italia e tutti i responsabili del blitz. Da quel momento ai cattolici italiani fu proibita, con il NON EXPEDIT, la partecipazione alla vita politica. Tale posizione fu ribadita anche dai successori di Pio IX.

Solo 100 anni dopo Paolo VI riconobbe che la fine del potere temporale fu una liberazione per la Chiesa che non dovette più occuparsi di compiti che esulano dalla sua missione. Ora il Papa può contare su un prestigio e un’autorevolezza di cui non godeva certo ai tempi del Papa Re.

Abramo e la prova.

Abramo  e Sara, sua moglie, erano orma vecchi e non avevano ancora avuto figli, ma Dio aveva promesso una  discendenza numerosa come le stelle del cielo. Nacque infatti Isacco, ma un giorno ….

1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!» Egli rispose: «Eccomi». 2 E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va’ nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».
3 Abramo si alzò la mattina di buon’ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo figlio Isacco, spaccò della legna per l’olocausto, poi partì verso il luogo che Dio gli aveva indicato.
4 Il terzo giorno, Abramo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo. 5 Allora Abramo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi torneremo da voi». 6 Abramo prese la legna per l’olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. 7 Isacco parlò ad Abramo suo padre e disse: «Padre mio!» Abramo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?» 8 Abramo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto». E proseguirono tutti e due insieme.
9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abramo costruì l’altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull’altare, sopra la legna. 10 Abramo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. 11 Ma l’angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abramo, Abramo!» Egli rispose: «Eccomi». 12 E l’angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo». 13 Abramo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abramo andò, prese il montone e l’offerse in olocausto invece di suo figlio. (Genesi,22)

Tanta è la fiducia in Dio di Abramo da obbedire senza discutere, affidandosi interamente a LUI anche se ciò che gli viene chiesto sembra fuori da ogni logica. Anche a noi può capitare di trovarsi a volte di fronte a situazioni che paiono inaccettabili, davanti alle quali ci sentiamo ribollire di rabbia impotente, ma, quando non si può fare niente per cambiare le cose, conviene affidarsi a Chi forse saprà dare un significato a quanto ci accade.

Conte: una piacevole sorpresa.

  • Fedeltà a Conte!!- è stata la prima reazione del M5s all’incarico a Draghi e questo aveva fatto pensare che non ci sarebbe stato futuro nemmeno per questo ultimo  tentativo di uscire dalla crisi.

Dopo gli inizi oscuri (sembrava uscito dal cilindro di un mago di prestigio), i primi passi in sordina di Conte mi avevano fatto dire di lui, parlando con un’amica: “E’ un po’ incolore”. Pareva spesso impacciato e lo si diceva teleguidato da Casalino.

Poi a poco a poco ha un po’ imparato il mestiere e si è conquistato il favore degli Italiani che hanno cominciato ad apprezzarne la serietà, il garbo e la capacità di farsi ascoltare anche in campo europeo.

Detto questo, temevo che si arroccasse sull’Aventino dopo aver subito lo smacco impostogli da Renzi, invece sta forse ora dimostrando di saper guardare oltre il suo “ego” e la sua disponibilità a collaborare con Draghi sarà probabilmente  determinante.