E’ una iniziativa encomiabile. Penso che abbia preso il nome e l’ispirazione da quel ragazzo che volendo giungere in Italia aveva portato con sè la sua pagella: voleva dimostrare di essere un bravo ragazzo con tanta volontà di studiare. Purtroppo la sua pagella è servita solo a farne identificare il cadavere dopo uno dei tanti naufragi.
Per evitare ad altri ragazzi la stessa sorte ecco l’iniziativa rivolta a bambini dei campi profughi che abbiano dimostrato buone capacità nello studio: possono arrivare in Italia e frequentare le nostre scuole senza dover affrontare i pericoli e le sofferenze di un viaggio da clandestini.
Spero che iniziative del genere vengano poste in essere in tanti altri paesi ….sono tanti i bambini da salvare…