E’ una storia che lo spettatore viene portato a conoscere man mano che i protagonisti si svelano per quello che sono in realtà, al di là di quello che appaiono al primo impatto.
Sara appare inizialmente una ragazzina testimone innocente della morte di un’amica. Veronica sembra solo una signora gentile che si prende cura di una ragazza spaventata, ma presto si viene a sapere che non è per caso che ha incontrato Sara: Veronica infatti è l’avvocato dell’uomo da cui Sara stava fuggendo. Per parte sua la ragazzina non è così ingenua e sprovveduta: è una baby- prostituta ed è stata lei a convincere l’amica a partecipare a un festino e sempre lei ha portato la droga che l’ha uccisa.
L’uomo che secondo Sara la stava inseguendo è in realtà un imprenditore in grave difficoltà che per concludere un contratto che può salvare la sua impresa procura delle giovani escort a un suo potenziale partner economico. Questi, dopo la morte della ragazza, firma il contratto, in cambio del silenzio sulla sua presenza in quella stanza.
Sarebbe interesse di tutti cercare di occultare ogni cosa ed è quello che vorrebbe fare l’imprenditore – ricattatore, ma le due donne trovano la forza di fare la cosa giusta e si ritrovano insieme in un commissariato di polizia, unite dal bisogno di verità e di dignità.
Solo tre attori, solo una casa in penombra come ambientazione e pochissime scene in esterno e tutto accade in poche ore di notte, eppure il racconto si snoda in modo tale che l’attenzione dello spettatore rimane incatenata fino alla fine.
Il titolo riprende le ultime parole di Sara. il pensiero della sua amica la accompagnerà tutte le notti.