Il professor Porro ci propone una lezione su Mario Rigoni Stern che vuole essere un invito alla lettura o alla rilettura delle sue opere.
Mario Rigoni Stern è conosciuto soprattutto per il suo romanzo:” Il sergente nella neve”, pubblicato nel 1953.
Questo libro è il racconto della ritirata dalla Russia, durante la Seconda Guerra Mondiale, di uno sconosciuto sergente maggiore degli Alpini, nato ad Asiago il 1° Novembre 1921.
Con questo libro, lo scrittore vince un importante premio letterario. Nel’62 pubblica un altro libro: ”Il bosco degli Urogalli” (“urogallo” è il “gallo cedrone”) e da qui comincia la sua carriera di scrittore che lo porterà ad avere una certa agiatezza negli anni ’70.
Il prof. Porro ci dà alcune notizie riguardo alla biografia di questo autore, perché ci serve per meglio comprendere le sue opere.
Infatti, in esse, egli racconta principalmente le sue esperienze personali, soprattutto quelle vissute durante la guerra, in uno stile semplice e comprensibile.
Il professore aggiunge che Mario Rigoni Stern non è un romanziere (i suoi libri non sono “romanzi”, ma “racconti lunghi”), ma è un “NARRATORE”.
Cosa significa essere un “narratore”?
Il professor Porro ci spiega che il “narratore” è lo scrittore che racconta, nelle sue opere, le sue esperienze di vita, le tragedie che ha vissuto.
Inoltre Rigoni Stern è un “narratore” non solo perché racconta le sue esperienze di vita, ma anche perché riporta ciò che ha ascoltato, durante la sua infanzia, dai suoi parenti.
Spesso l’autore ricorda, nelle sue opere, il mondo in cui è nato, l’altipiano di Asiago, dove la gente, poveri pastori e contadini, usava riunirsi alla sera nelle stalle davanti alle vacche che emanavano calore perché non potevano permettersi la legna e raccontavano i loro ricordi. Continue reading “UTE: Mario Rigoni Stern (sintesi di A. D’Albis) – Bioetica animale ed ambientale.(sintesi di Diana)”