E’ una vergogna che resterà nella storia dell’Europa!
C’è da una parte l’intento subdolo di spaccare l’UE (Russia e Bielorussia) perchè il problema della distribuzione dei migranti è da sempre il pomo della discordia, dall’altra c’è una Polonia che vuole costringere la Comunità Europea a finanziare la costruzione di un muro sul suo confine.
Due fronti ostili e in mezzo migliaia di migranti indotti a lasciare il proprio paese con chissà quali promesse o illusioni e ora si trovano a vagare nei boschi assiderati, affamati, in preda a sofferenze e disagi di ogni genere: davanti il filo spinato e alle spalle uno stato che ti impedisce di tornare indietro.
Nella disumanità bieca della politica, brilla la solidarietà degli abitanti delle zone di confine e dei medici polacchi, che sfidano i divieti imposti dalle autorità per soccorrere quella povera gente (tra cui tanti bambini), che vaga nelle foreste senza riparo.
Chi avrà il coraggio di affrontare il problema dell’immigrazione non con provvedimenti sporadici e dettati dall’emergenza, ma con il ribaltamento delle logiche economiche e politiche seguite fino ad ora?