“Dio accompagna soprattutto nel dolore – ha ricordato il Papa -, come un padre che fa crescere bene il figlio standogli vicino nelle difficoltà senza sostituirsi a lui. E prima che sul nostro viso spunti il pianto, la commozione ha già arrossato gli occhi di Dio Padre. Lui piange prima, mi permetto di dire…”. “Il dolore resta un mistero, ma in questo mistero possiamo scoprire in modo nuovo la paternità di Dio che ci visita nella prova”.
Queste parole, tratte da un articolo di Avvenire, possono confortare chi in questo momento sta soffrendo nel fisico o nell’anima, anche se è sempre difficile, come dice il Papa, spiegare il perché del dolore. Quante domande vengono alla mente quando capitano lutti, malattie o quando ti senti lacerare dentro: perchè tutto questo? Perchè proprio a me? Cosa ho fatto di male per meritarmelo? ….. ma non ci sono risposte.
Chi crede può solo accettare la sofferenza propria mettendosi nelle braccia di Dio e cercare di alleviare la sofferenza altrui con la vicinanza e tanto amore.
Per chi non crede tutto deve sembrare assurdo, senza senso…