Concerto di Natale all’Excelsior.

Questo è un anno speciale per tutto il mondo della cultura, che riparte dopo due anni di grandi difficoltà. Ma l’UTE di Erba, che non si è mai arresa, riparte in un modo veramente speciale: il tradizionale concerto di Natale si trasforma in un evento cittadino di grande richiamo per il valore dei protagonisti, tra i quali spicca il nome del violinista di fama internazionale Matteo Fedeli con il suo prezioso violino Guarneri del 1709.  Il 17 Dicembre all’Excelsior alle ore 20:45, siamo tutti invitati per contribuire a un’iniziativa benefica pro “La Nostra Famiglia” e per sostenere la stessa UTE in gravi difficoltà dopo la pandemia.

Ecco la locandina con tutti i particolari dell’evento .

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Natale sotto i portici.

IMG20211208094006_2In attesa dell’ora della messa (cambiato rispetto a qualche anno fa) ho passeggiato sotto i portici di Rolo ed ho avuto una piacevole sorpresa: l’oratorio di S. Francesco era aperto ed entrando ho potuto ammirare un grande presepio molto ben allestito.

Ancor più però mi ha colpito tutta una serie di piccoli presepi costruiti  dai ragazzi della locale scuola media: la fantasia ha suggerito tanti modi diversi di interpretare la scena della nascita di Gesù. Ci sono infatti presepi costruiti con carta, cartone, tappi di sughero e tappi di plastica, sassi, stoffe di vario genere, palline da tennis e anche spagnolette di diversi colori di filo per cucire.  Sono tutti inseriti dentro le cassette di legno che servono per raccogliere la frutta e in uno di questi presepi è un setaccio per la farina a fare da sfondo alla scena natalizia.

Mi sembra una bella iniziativa che serve a rendere più gioiosa, ma anche più intima, l’atmosfera del Natale.

Teste da ricondizionare.

Una storia già sentita troppe volte: una ragazza si ribella alle leggi tribali della propria famiglia e per questo viene picchiata e seviziata perchè si sottometta a un matrimonio imposto e a una vita che lei non accetta.

La polizia, intervenuta, ha arrestato il padre e sanzionato il fratello, ma basterà questo a impedire che questa ragazza faccia la fine di tante altre?

IN questi casi, ma anche in quelli in cui i denunciati sono italiani, occorrerebbe forse fare come accade in certi paesi: istituire dei campi di rieducazione,  in cui  i detenuti vengono rinchiusi per anni e “ricondizionati” come si fa per certi dispositivi elettronici.

 

Il Presepe di Crevenna ci aspetta.

Anche quest’anno, l’8 dicembre, si apre la mostra del Presepe di Crevenna che potrà essere visitato  tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 14 alle 18 e nei festivi anche dalle 10 alle 12.  Per le visite di gruppo è possibile fissare visite su appuntamento anche al mattino.

Il Presepe di Crevenna è una realtà consolidata, ormai conosciuta anche fuori dai confini della Brianza e della Lombardia e riscuote ogni anno grande successo di visitatori.

E’ una ricostruzione in miniatura dell’antico borgo di Crevenna con tutte le attività che la animavano agli inizi del Novecento: dalla bottega artigiana alla cascina dei contadini e si evidenzia una particolare cura   nella ricostruzione delle varie fasi della lavorazione della seta, dall’ allevamento  dei bachi alle varie macchine presenti nelle filande.

Le libere offerte dei visitatori andranno a sostenere numerose opere di beneficienza in Brasile, a favore delle popolazioni di Indios minacciati dalla distruzione della foresta.

Ci sono perciò molti motivi per andare a visitare questa sorprendente realizzazione dei volontari di Crevenna, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 23 Gennaio.

The voice senior – e i coach.

Non seguo quasi mai i vari programmi che portano alla ribalta nuovi personaggi e nuovi cantanti, però seguo volentieri “The Voice senior”.

Porta sullo schermo televisivo persone ultrasessantenni e offre loro un’occasione per esibirsi: pochi di loro sono personaggi bizzarri che vogliono solo un momento di visibilità, altri invece sono persone che hanno sempre amato cantare, ma non hanno avuto le occasioni giuste per realizzare i propri sogni, altri ancora sono persone che sono sempre vissute nel mondo della musica, ma con ruoli di secondo piano.

Si possono così gustare a volte  esibizioni molto apprezzabili ed è bello vedere persone non più giovani che continuano a coltivare una passione.

Ma le cose più interessanti della trasmissione sono per me gli intermezzi (che sembrano improvvisati) in cui i giudici/coach (Orietta Berti, Loredana Bertè, Clementino e Gigi D’Alessio) si esibiscono in pezzi di bravura, creando atmosfere ed emozioni intense. Ieri sera ad esempio mi è piaciuto tantissimo il duetto tra Gigi D’Alessio e Loredana Bertè nella bellissima canzone di Gragnaniello “Comme se fa” lanciata a suo tempo da Roberto Murolo e Mia Martini.

In questi momenti si esaltano le qualità canore e musicali di coloro che si esibiscono e si comprende anche il motivo del loro successo che continua nel tempo.

Non ho mai apprezzato molto Gigi D’Alessio e le sue canzoni, ma apprezzo molto ora in lui il musicista di talento e la sua capacità di sensibile interprete delle canzoni napoletane e dei cantautori.

 

UTE: L’Antropocene (sintesi di A. D’Albis) – Il latte e i suoi derivati (sintesi di Diana)

L’argomento trattato dal prof. Porro oggi è l’”Antropocene” (da ANTROPOS=uomo e KAINOS= recente) che indica l’epoca nella quale l’Homo sapiens ha cominciato ad avere un impatto sull’equilibrio del pianeta. Da circa vent’anni, però, alcuni studiosi hanno adottato questo termine per indicare l’epoca recente nella storia della terra.

Ci sono pareri discordi sul suo inizio, quello che è chiaro, però, è che l’Antropocene mette in chiaro lo stretto rapporto che c’è tra la specie umana e il pianeta terra (l’ambiente).

In questi ultimi tempi gli studiosi sottolineano che spesso la storia umana è stata plasmata dall’ambiente naturale.

Per capire bene questa epoca bisogna ritornare un po’ indietro nel tempo.

Dal 1700 la scienza ha abbandonato l’idea che la creazione della terra risalga a circa seimila anni fa, (come dice la Bibbia) e gli studiosi pensano che il Big Bang sia avvenuto 14 miliardi e mezzo di anni or sono. Si devono, tuttavia, aspettare ancora milioni di anni per trovare la vita sulla terra.

Infatti, i procarioti (organismi unicellulari) appaiono 4 miliardi di anni fa e gli eucarioti (cellule dotate di nucleo), 2 miliardi di anni dopo. La comparsa di queste cellule avvia la vita pluricellulare sulla terra. Questa epoca si chiama “Eone Proterozoico” e va da 2.500 a 541 milioni di anni fa.

L’epoca successiva è la “Eone Fanerozoica”, che significa vita visibile, manifesta (da 500 milioni a 1 milione di anni fa), quando apparvero gli antenati degli attuali molluschi.

L’Eone Fanerozoica si divide in altre tre aree: l’Era Paleozoica (541 milioni di anni fa), durante la quale c’è l’esplosione Cambriana che porta all’ improvvisa comparsa di forme di vita più evidenti.

Questa fase culmina con la più grande estinzione di massa della storia della terra, quando scomparvero il 90% delle specie esistenti.

L’era successiva è quella “Mesozoica” (250 milioni di anni fa), quando arrivano i rettili (i Dinosauri).

Nel periodo Mesozoico, i continenti erano uniti (Pangea, cioè unico continente); poi si sono separati. Questa separazione è provata dalla scoperta che all’interno degli attuali continenti ci sono delle corrispondenze tra le formazioni geologiche che, se si uniscono, combaciano perfettamente.

Questo periodo Mesozoico termina 66 milioni di anni fa con la seconda estinzione di massa per l’impatto di una meteorite che causa l’estinzione dei Dinosauri.

E arriviamo così all’era Cenozoica (66 milioni di anni fa) quando scompaiono i Dinosauri e arrivano i mammiferi.

Nella scala dei tempi geologici, troviamo il Pleistocene e l’Olocene, il periodo in cui viviamo ancora e che è cominciato 11mila e 650 anni fa.

Da una ventina d’anni, però, gli studiosi dicono che l’Olocene è finito e siamo entrati nell’era Antropocene, nella quale l’umanità è diventata una forza naturale capace di modificare totalmente l’ambiente.

Negli ultimi 273 milioni di anni ci sono stati dei periodi interglaciali, cioè che stanno in mezzo a due glaciazioni. Le glaciazioni sono un fatto naturale, ci spiega il professore, perché dipendono dalle variazioni dell’orbita terrestre.

Probabilmente, prima del periodo Olocenico, 11 milioni e 650 mila anni fa, c’era stata una glaciazione. Adesso, con le nostre attività, stiamo ritardando la seconda glaciazione. Infatti, non a caso, uno dei temi più discussi in questo periodo è proprio l’aumento delle temperature.

Il professore ci parla, poi. della nostra specie, argomento che non aveva ancora toccato, e di come la specie umana si è evoluta dagli Ominidi all’Homo sapiens.

A poco a poco la nostra specie ha occupato tutto il mondo e ha modificato l’ambiente.

Continuando la sua lezione, il professore sintetizza le 4 transizioni che hanno portato l’umanità al periodo attuale Antropocene:

  1. Le attività agricole;
  2. Lo scambio colombiano (dopo la scoperta dell’America), che permise la diffusione delle stesse colture in tutto il mondo e lo scambio delle specie (Nuova Pangea);
  3. L’ introduzione della rivoluzione industriale con l’uso massiccio di combustibili fossili;
  4. La “grande accelerazione” dopo la seconda guerra mondiale quando l’umanità è entrata nell’età dei consumi e, come data precisa, il luglio del 1945 quando ci fu lo scoppio della prima bomba atomica.

La conclusione di questa lezione dovrebbe farci riflettere. Con la riduzione della “Biodiversità” ci dice il professore, si sta preparando una nuova estinzione di massa dovuta alla fioritura batterica.

Oggi, con le nostre attività umane, quali emissioni di gas serra, deforestazione e inquinamento, stiamo provocando una proliferazione di batteri nei fiumi e nei mari che potrebbe portare alla morte di tante forme di vita e della nostra. Questa situazione è molto preoccupante, ma, come è stato evidenziato nell’incontro del G20 di qualche settimana fa, forse l’uomo può ancora fare in tempo a porvi un rimedio e a evitare la propria autodistruzione! 

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Il dr. Filippi ama fare incursioni rapide ed efficaci anche nel campo dell’alimentazione e oggi ci ha parlato del latte e dei suoi derivati. Come definire il latte? E’ un liquido opalescente costituito da un’emulsione di zuccheri e grassi sciolti nell’acqua. Noi siamo gli unici esseri viventi che si nutrono di latte prodotto da altre specie. Diversi sono gli animali che ci forniscono il loro latte, ma il più diffuso è certamente il latte vaccino, che contiene: acqua, grassi, lattosio (zucchero complesso che può essere di difficile digestione), ceneri (sali), sostanze aromatiche, leucociti, batteri, enzimi e fermenti lattici.

Innumerevoli sono i tipi di latte presenti in commercio:

Latte crudo, venduto direttamente nelle fattorie (la sua salubrità dipende dalle condizioni igieniche in cui viene prodotto; latte fresco pastorizzato (la pastorizzazione elimina i germi patogeni); latte fresco di alta qualità (è solo intero ed è pastorizzato); latte fresco microfiltrato (viene centrifugato per separare la panna, che viene poi omogeneizzata e rimessa dentro al latte); latte UHT (a lunga conservazione, sterilizzato ad alta temperatura per pochi istanti); latte sterilizzato (imbottigliato e portato a 120° per 15/20 minuti); latte ad alta digeribilità (senza lattosio); latte in polvere (dopo l’essiccazione può essere facilmente trasportato e conservato per molto tempo a temperatura ambiente.

Numerosissimi sono i derivati del latte:

latte condensato, panna, burro ( di diverse qualità), latticello (residuo della lavorazione della panna), siero (da cui si ricava la ricotta), fermenti lattici, distillati, tanti diversi tipi di formaggi.

Anche il latte va consumato con moderazione: non più di 250 g. al giorno

 

Poesia: Bambino (A- MERINI)

22-agosto-278x250Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia
legalo con l’intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l’ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell’acqua del sentimento.

Molto bella la metafora che rappresenta la fantasia come un aquilone  che deve seguire il cuore, perchè è unicamente questo legame che gli consente di continuare a volare.

Esistono i vampiri?

E’ argomento di dibattito, da lungo tempo, l’opportunità di togliere il brevetto dei vaccini anticovid, visto che le case farmaceutiche hanno già avuto tanti fondi da molti Stati e che con le vendite hanno  avuto introiti da capogiro. Oggi ne parla anche “Avvenire” con questo articolo, all’interno del quale vengono menzionati due grandi scienziati, Sabin e Salk, inventori del vaccino antipolio; ecco quanto ne scrive don Albanese:

Entrambi nonostante le pressioni commerciali non vollero brevettarli (i vaccini) affinché potessero essere diffusi a tutti, soprattutto ai poveri. Quando Salk venne intervistato da Edward R. Murrow durante una trasmissione tv della Cbs, alla domanda del conduttore su chi avesse il brevetto del vaccino, rispose: «Le persone, direi. Non c’è un brevetto. Puoi forse brevettare il sole?».

Sabin, invece, a chi gli chiese se provasse un desiderio di vendetta nei confronti dei nazisti che gli avevano ucciso due nipotine, rispose: «Il mio vaccino ha salvato tanti bambini d’Europa, non è forse una splendida vendetta questa? È stato il mio regalo a tutti i bambini del mondo anche se molti insistevano che io brevettassi il vaccino».

Una volta ammortizzati i costi e riconosciuto un ragionevole margine di guadagno, perché le case farmaceutiche dovrebbero continuare a succhiare sangue all’umanità intera e soprattutto ai paesi più poveri? Non si sentono un po’ come moderni Dracula, come subdoli, reali  (e anche un po’ meschini) vampiri?

Non tutto può essere giustificato in nome del dividendo da distribuire agli azionisti…