UTE: Classificare gli esseri viventi (Diana) – Le donne nella musica (Angela )

Il dr. Sassi, si sa, è un appassionato studioso di insetti, conosciuto in campo internazionale ed è un onore per noi dell’UTE poterlo avere come docente.

Nell’ultima lezione ha preso spunto dalle numerosissime specie di coleotteri oggetto della sua passione, per spiegarci come si arriva alla classificazione degli esseri viventi.

Il primo a porsi il problema di come è organizzato il mondo è stato Aristotele di Stagira che ideò una “Scala della Natura” in cui sono presenti tutti gli elementi : dal suolo, passando per le piante e gli animali fino ad arrivare all’uomo. Tale classificazione è stata ritenuta valida per circa 2mila anni, ma in essa non c’è l’idea di scala evolutiva.

Chi  intraprese l’impresa di classificare le specie viventi fu Linneo, che cominciò a dare loro un nome e a descriverle. Naturalmente non riuscì a completare il suo lavoro, infatti ancora oggi si scoprono continuamente nuove specie e i ricercatori seguono ancora le regole e il metodo di Linneo: per dare il nome si ricorre alla lingua latina e si usano due termini, di cui il primo indica il genere e il secondo la specie (nomenclatura binomia). La descrizione poi deve essere “essenziale”, cioè deve contenere le caratteristiche che rendono l’essere esaminato ciò che è, trascurando i caratteri “accidentali”. Per descrivere l’homo sapiens Linneo scrisse soltanto “Nosce te ipsum”.

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La professoressa di musica Maria Rosaria Cannatà ci presenta alcune donne musiciste che si sono distinte nella storia, ma che, purtroppo, proprio per il fatto di essere donne, non hanno lasciato traccia di sé e quindi sono, in gran parte, sconosciute. La docente parte dal Medioevo con Idelgarda di Bingen che nacque nel 1098 in Germania. Diventò monaca di clausura e Madre Badessa. Fu, oltre che musicista, anche scrittrice (scrisse alcuni libri che spaziavano tra varie discipline del sapere universale) e fu consigliera spirituale di personaggi famosi come Federico Barbarossa. Fin da bambina ebbe delle visioni divine. La sua opera principale è:” La sinfonia delle rivelazioni celesti”, insieme di 67 canti di lode verso Dio con testi tratti dalle sue visioni. Morì nel 1179 e nel 2012 fu dichiarata Santa e Dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI. Durante il Rinascimento troviamo Maddalena Casulana, compositrice, liutista, organista e cantante. Nacque a Siena e visse presso la corte dei Medici a Firenze, sotto la protezione di Isabella de’ Medici alla quale dedicò alcune opere. E’ ricordata perché è stata la prima donna ad aver pubblicato delle composizioni nella storia della musica occidentale. Un’altra musicista sconosciuta del Rinascimento è Anna Bolena, più nota per essere stata la seconda moglie di Enrico VIII, sovrano inglese che, per lei, provocò lo scisma dalla Chiesa Cattolica della Chiesa Anglicana. Fu accusata di tradimento dal marito e decapitata nella Torre di Londra. Mentre attendeva l’esecuzione compose una melodia dolce, delicata e malinconica intitolata: “O death, rock me asleep”. Il periodo Barocco ci consegna molte donne compositrici. La docente ricorda Francesca Caccini, compositrice, clavicembalista e cantante. Nacque da una famiglia di musicisti a Firenze. Scrisse madrigali, ballate e, cosa rara all’epoca, anche opere liriche. Fu una delle poche donne musiciste ben pagate per il periodo. Fondò anche una scuola di canto femminile. Troviamo anche Barbara Strozzi, compositrice e cantante. A lei sono attribuite otto collezioni di brani musicali. Figlia adottiva del famoso poeta e librettista Giulio Strozzi, collaborò sia col padre, sia con Cesti e Cavalli (famosi compositori). Fu cantante soprano e membro dell’Accademia degli Unisoni, fondata dal padre a Venezia, dove si organizzavano molti incontri culturali. Nelo stesso periodo ci sono: Elizabeth Jacquet de la Guerré, compositrice e clavicembalista francese; Anna Maria del Violin, violinista, compositrice e insegnante italiana, proveniente dall’orfanotrofio veneziano Ospedale della Pietà. Del periodo del classicismo ricordiamo: Maria Teresa Agnesi, clavicembalista e compositrice milanese; Marianna Martines, cantante, pianista e compositrice viennese, prima donna ammessa all’Accademia Filarmonica di Bologna; Maddalena Laura Lombardini, educata all’ Ospedale dei Mendicanti di Venezia, diventò violinista e compositrice; Maria Anna Mozart, sorella di Amadeus Mozart, molto brava, che però dovette interrompere la sua carriera per sposarsi. Nessuna sua composizione è giunta fino a noi. La docente nomina, infine, due musiciste del periodo Romantico: Fanny MandellssohnBartholdy, pianista e compositrice tedesca e Clara Wiek Schumann, compositrice e concertista molto attiva e pianista molto importante dell’era romantica. A 16 anni si innamorò di Robert Schumann, allievo di suo padre e famoso compositore, che sposò cinque anni dopo. Nel 1878 diventò docente di pianoforte al conservatorio di Francoforte. Dopo averci presentato tutte queste donne che si sono distinte come compositrici, musiciste e cantanti nel corso dei secoli, la nostra docente di musica ci ha esortato ad ascoltare alcune composizioni di queste musiciste, giacché lei, per problemi tecnici, non è riuscita a far partire la musica durante la sua interessante lezione!

 

Putin non è il popolo russo.

Ho trovato su Avvenire questa lettera che invita a non confondere il popolo russo con i suoi dirigenti. E’ un popolo che non ha mai conosciuto la libertà se non per sperimentarne le fatiche e gli insuccessi (la lettera parla in questo senso del periodo Gorbaciov) e trova nella guida forte e antiliberale l’unica possibilità di sopravvivere come comunità.

E’ per questo che certe prese di posizione contro singoli cittadini russi, artisti, sportivi, intellettuali mi lasciano molto perplessa.

La guerra: negazione della civiltà e del progresso.

La guerra ha sempre scatenato la parte bestiale che c’è nell’uomo: il fatto di vedere ogni giorno la morte in faccia, di sentire che la propria vita è appesa a un filo sottile che ogni momento può spezzarsi, anestetizza l’anima di fronte al dolore e all’orrore.

Oggi accade quello che è sempre accaduto: distruzioni, torture, stupri, violenze di ogni genere anche contro gli indifesi, sciacallaggio per impossessarsi dei beni dei morti o dei profughi… Affiora dalle oscurità dell’anima e della mente la ferocia più sconvolgente.

L’uomo, che oggi può dominare lo spazio attorno al pianeta e oltre, che può scrutare l’infinità del cosmo o l’infinitamente piccolo della materia, non è molto diverso dall’uomo che accendeva il fuoco scheggiando insieme due pietre.

La guerra è sempre una regressione dell’uomo, una negazione del progresso e della civiltà.

UTE: la fragilità – Francesco e la leggenda dei tre compagni.

La fragilità non riguarda solo la vecchiaia, ma è una dimensione umana che riguarda varie categorie di persone affette o da patologie, o da disabilità o da altre criticità. La fragilità è stata studiata particolarmente in America  su mandato delle assicurazioni  private sulla salute.

La fragilità nella vecchiaia deve assicurare la maggior libertà possibile unitamente alla massima protezione, che però non deve soffocare le potenzialità ancora presenti.

La fragilità emotiva: è caratterizzata dalla tendenza a offendersi facilmente, dalla facilità di arrendersi davanti alle difficoltà, da una scarsa autostima e dall’umore instabile. Questa condizione va trattata puntando sui punti di forza della persona fragile, affidandole incarichi da portare a termine; il raggiungimento degli obiettivi rafforza l’autostima e sprona a raggiungere altri traguardi. La fragilità emotiva è una virtù che interviene dopo gravi traumi e ci fa entrare in contatto con il nostro senso della vita.

La fragilità negli anziani: con l’invecchiamento gli organi e gli apparati del nostro corpo si indeboliscono e si diventa vulnerabili e fragili, quando si è esposti a rischio di complicanze che possono portare alla perdita dell’autonomia. L’anziano fragile è spesso ultrasettantacinquenne e affetto da pluripatologie.

Data la complessità dei fattori che possono determinare lo stato di fragilità, è difficile prevenirlo e curarlo; è utile però fare attenzione ad alcuni segnali che possono preannunciarlo: perdita di peso immotivata, affaticamento, riduzione della forza muscolare, riduzione dell’ attività fisica e della velocità del cammino. Il dr. Rigamonti, concludendo la sua interessante lezione, ribadisce l’importanza del cammino per preservare la propria mobilità e propone infine gli open-day per le RSA perché la gente possa rendersi conto che non sono strutture solo per “malati terminali”, ma possono offrire la possibilità di una vita serena, piena di stimoli per varie attività in situazione di massima protezione.

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Il dr. Turato, che ci ha altre volte intrattenuti su argomenti riguardanti il fitness, ieri ci ha proposto la “rilettura” della vita e della figura di S. Francesco scendo la “leggenda dei tre compagni”, cioè dei tre frati che hanno accompagnato il santo di Assisi nei momenti più importanti della sua vita.

Abbiamo così potuto ripercorrere gli anni della giovinezza dediti ai piaceri della vita e alla partecipazione alle guerre contro Perugia, poi la crisi spirituale e il distacco dai beni materiali fino alla fondazione del suo ordine dei Frati Minori approvato poi dal Santo Padre.

 

Film: The specialists-Fuori del comune.

Ho appena visto su Rai Play questo film francese, che racconta di due amici impegnati nell’assistenza e nella riabilitazione di ragazzi e adulti che nessuna organizzazione pubblica accetta perchè troppo impegnativi, troppo difficili.

Armati soprattutto di spirito di solidarietà e di buona volontà riescono ad aiutare famiglie stremate da anni di isolamento e di indifferenza da parte delle istituzioni, forti anche del fatto che agiscono più col buon senso che con le regole ottuse della burocrazia.

Proprio per questo, a un certo punto, l’organizzazione di Bruno, uno dei due amici, viene sottoposta a una scrupolosa indagine ministeriale: troppe irregolarità, personale non specializzato, ambienti non adeguati, autorizzazioni sanitarie mancanti …

Ecco dove si evidenzia l’assurdo: uno Stato inadempiente, che non riesce a farsi carico delle necessità dei suoi cittadini più bisognosi, si mette a cercare il proverbiale “pelo nell’uovo” proprio là dove persone di buona volontà a costo di sacrifici ineguagliabili si preoccupano di sopperire alle colpevoli lacune delle istituzioni.

Il finale è scontato: Bruno reagisce alle contestazioni che gli vengono rivolte dicendo agli ispettori che non ha problemi a cessare la sua attività a patto che essi trovino una sistemazione per tutti i suoi ragazzi e a questo punto la sua organizzazione viene riconosciuta e autorizzata a continuare la sua meritoria attività.

Questo film mette un dito su una piaga molto dolente anche in Italia: quante famiglie sono lasciate troppo sole davanti alla disabilità fisica o mentale di  bambini o adulti non autosufficienti?

UTE: Le allergie – Realtà virtuale e realtà aumentata.

Le allergie occupano  in Italia, tra le malattie croniche, il terzo posto  per diffusione, dopo l’artrosi e l’ipertensione.

Il nostro sistema immunitario, che si forma già nel periodo prenatale,  è formato dai linfociti che producono immunoglobuline, capaci di inglobare e distruggere gli allergeni, ma se un individuo è predisposto all’allergia, in determinate situazioni si può scatenare una reazione che produce l’istamina responsabile dei fastidi che si accompagnano all’allergia.

Le allergie possono essere intermittenti o continuative. Le reazioni allergiche si manifestano pochi minuti dopo il contatto con l’allergene.

Si possono avere allergie respiratorie, alimentari, cutanee, da punture di insetti, da farmaci e allergie crociate (che si sviluppano al contatto contemporaneo con due allergeni potenziali).

Le allergie respiratorie si manifestano con riniti (sternuti, prurito al naso, naso che cola) e asma (quando l’istamina fa infiammare i bronchi con conseguente difficoltà respiratoria). Spesso a questo tipo di allergie si accompagna anche la congiuntivite allergica (arrossamento agli occhi e lacrimazione .

Allergie cutanee si manifestano con dermatiti (provocate da contatto con profumi, detersivi, metalli…) e orticaria riconoscibile dalla presenza di ponfi molto fastidiosi. Le dermatiti atopiche sono presenti nei bambini con rossori e pruriti localizzati in particolari parti del corpo.

Si possono verificare casi di angioedema con gonfiori al viso che può estendersi pericolosamente alla gola (fino al soffocamento)

L’aumento delle allergie è imputabile all’inquinamento ambientale.

Le allergie alimentari sono imputabili alla presenza nei cibi di ingredienti capaci di scatenare reazioni allergiche con manifestazioni di gonfiori di pancia, flatulenza, orticaria… Purtroppo non esistono farmaci che possano prevenire questo tipo di allergie.

Le allergie da punture di insetti (imenotteri come api, vespe , calabroni, bombi) possono provocare reazioni diverse: dal semplice ponfo allo schock anafilattico); diffuse le allergie da acari.

Ci sono poi allergie da farmaci (fans, penicillina, anestetici…) e da vegetali come parietaria, graminacee

La diagnosi avviene sottoponendo il paziente a test cutanei o a specifici esami del sangue o, in certi casi, a test di provocazione (somministrazione di piccole dosi dell’allergene sospetto).

Come curarsi? Principalmente evitando il contatto o l’ingestione delle sostanze allergeniche. In caso comunque  di necessità si può ricorrere ai cortisonici, agli antistaminici e ai decongestionanti (questi ultimi da somministrare con cautela negli ipertesi).

In certi casi si ricorre all’immunoterapia specifica somministrando dosi crescenti dell’allergene per indurre la produzione di anticorpi. Come già detto non esistono ancora cure per le allergie alimentari.

Grazie, dr. Filippi!

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E’ tornato tra noi il prof. Rizzi a parlarci delle meraviglie tecnologiche di cui possiamo già disporre.

Sono invenzioni recenti o recentissime che possono esserci utili in vari ambiti delle attività umane o possono anche solo consentirci momenti di divertimento e di gioco.

Parliamo di realtà virtuale quando ci troviamo di fronte a simulazioni  realizzate attraverso computer per sperimentare situazioni problematiche diverse e trovare soluzioni adeguate senza incorrere in rischi e senza costi elevati (simulazione di interventi chirurgici particolarmente complicati)

Parliamo invece di realtà aumentata quando si “proiettano” sulla situazione reale dati e dettagli utili a affrontare e risolvere problemi della vita quotidiana (esempio: la telecamera che entra in funzione quando facciamo retromarcia).

Sono particolarmente utili queste lezioni che consentono a noi, non più giovanissimi, di rimanere aggiornati sulle novità che si susseguono a ritmo sempre più frenetico in questo nostro mondo attuale.

Pellegrinaggio 2022

Crocifissione di Gaudenzio Ferrari

Domani andremo a Vercelli in pellegrinaggio nelle antiche chiese della città, che è, forse, poco conosciuta, ma ha una storia gloriosa : VERCELLI STORIA E ARTE.

Questo è il VI pellegrinaggio che il nostro gruppo organizza in periodo quaresimale mettendo insieme la bellezza della fede e la bellezza dell’arte.

Ciò che fa pensare è che dopo una siccità di quasi quattro mesi, noi troveremo la pioggia ad accompagnarci per le vie di Vercelli, ma sarà ugualmente bello trascorrere insieme una giornata immersi nell’arte e nella preghiera.