UTE: Natura e funzione delle emozioni.

Il mondo delle emozioni fa parte dell’intelligenza, infatti possiamo distinguere in ognuno di noi tre diversi tipi di intelligenza: razionale, istintiva ed emozionale.

Le emozioni si manifestano attraverso il corpo con gesti, sguardi,  sorrisi, parole… Le emozioni sono presenti in noi fin dalla nascita e i neonati addirittura percepiscono le emozioni di coloro che  hanno attorno. con il tempo però perdiamo un po’ la capacità di riconoscere ed esprimere le emozioni perchè l’ambiente intorno a noi spesso inibisce l’istintività con cui ke manifestavamo da piccoli.

L’assenza di emozioni diventa apatia; invece il saper vivere le emozioni anche quelle più faticose fa di noi delle persone coraggiose, che sanno affrontarle e viverle.

Dobbiamo capire e comprendere le nostre emozioni, dobbiamo scegliere di sopravvivere e di essere felici, dobbiamo agire e reagire. Nei momenti più bui dobbiamo cercare un faro che ci orienti (una persona cara, la fede, occasioni di impegno …)

emozioniLe emozioni sono reazioni di breve durata che provocano cambiamenti a livello fisiologico, comportamentale e cognitivo. Le emozioni primarie sono: paura, gioia, disgusto, tristezza, rabbia, sorpresa e hanno tutte una funzione per consentirci di rapportarci alle situazioni. Le emozioni primarie si diversificano poi in innumerevoli sfumature   ed abbiamo così le emozioni secondarie.

Dovremmo abituarci a riflettere sulle nostre emozioni per saperle riconoscere e  gestire per il nostro benessere e per essere felici.

TV: ESTERNO NOTTE”

Spero che siano stati tanti gli Italiani ieri sera davanti alla TV per vedere la serie su Aldo Moro “ESTERNO NOTTE”.

Nella prima puntata è stata messa a fuoco la situazione politica di quei giorni infelici: attentati, gambizzazioni, intimidazioni di ogni genere messe in atto da una manipolo di esaltati guidati solo dall’odio che si facevano chiamare Brigate Rosse (certo in contrapposizione alle Brigate Nere dei tempi del ventennio).

In questa situazione Moro aveva capito che solo superando le contrapposizioni tra i due grandi partiti presenti in Parlamento, si potevano isolare e arginare gli estremisti, ma il suo disegno di grande respiro, diretto a dare legittimità a quei cittadini, che non votavano DC, ma che avevano ugualmente a cuore la convivenza pacifica nel nostro Paese, non era ben accetto a molti nel suo stesso partito e soprattutto agli Americani.

E’ in questo clima che matura l’attentato di Via Fani e il rapimento di Moro.

Particolare attenzione è stata dedicata a presentare Moro anche come uomo nella sua vita privata: un uomo buono (come disse Paolo VI), con un profondo affetto per la sua famiglia, un grande rispetto per le persone attorno a lui e una grande dedizione al suo dovere e alle responsabilità che la sua posizione comportava.

Il suo rapimento è uno di quegli eventi di cui ognuno ricorda ciò che stava facendo quando sono accaduti: io ero dalla parrucchiera con in braccio mio figlio Paolo che aveva due anni e quando dalla radio venne la notizia dell’agguato, fui presa da un profondo sgomento, da uno smarrimento infinito, da una serie di domande angosciose a cui non sapevo dare risposta  e dallo sguardo di chi era vicino a me si poteva capire che tutti vivevano lo stesso mio stato d’animo.

Spero che guardando “ESTERNO NOTTE” potrò finalmente trovare risposta a qualcuna di quelle domande.