E’ un romanzo di Elena Ferrante pubblicato nel 2019. E’ la storia scritta in prima persona di Giannina (Giovanna), una ragazzina di 15/16 anni che sta scoprendo se stessa e che ha tutti gli sbalzi d’umore e le contraddizioni tipiche della sua età. La sua situazione è però aggravata dal contesto familiare che lei riteneva perfetto e che invece scopre essere pieno di ipocrisie. Il padre, che era sempre stato il suo eroe, ha da decenni un ‘amante che è Costanza, la migliore amica della moglie; questa a sua volta ha forse una storia col marito di Costanza. Ci sono poi i rancori antichi con una parte della famiglia che abita in un quartiere popolare di Napoli, mentre la famiglia di Giannina vive in una tranquilla zona residenziale e riprendere i contatti con l’odiatissima zia paterna fa parte del suo modo di ribellarsi alle meschinità che viene scoprendo.
Quando Giannina avrà il suo primo rapporto sessuale nel modo più squallido e degradante, sentirà di essere entrata a far parte della “vita bugiarda degli adulti”.
E’ un romanzo di piacevolissima lettura, come tutti quelli della Ferrante, ma lascia l’amaro in bocca…Noi adulti spesso non ci rendiamo conto dell’importanza della coerenza nei nostri comportamenti: spesso sappiamo parlare bene, proclamiamo con calore la bontà di alcuni principi morali e comportamentali, che contraddiciamo più o meno palesemente nella nostra vita di tutti i giorni e quando i nostri figli scoprono la nostra vera identità ne restano delusi e sconcertati al punto di perdere ogni entusiasmo per la vita. Ho notato anche un uso della punteggiatura piuttosto soggettivo a tratti