Andare ad Assisi è un’esperienza non solo culturale, ma direi soprattutto spirituale.
La città stessa con le sue vie strette, le tante scalinate, le case dai colori tenui e caldi, i fiori sui davanzali e davanti alle porte delle case ti fa immergere in un’atmosfera che parla di bellezza. Anche gli immancabili negozi di souvenir non guastano l’armonia del luogo, perché sono abbastanza discreti.
Quando poi visiti i luoghi francescani, percepisci a fior di pelle la fede profonda e semplice che ha plasmato la vita di S. Francesco e di S. Chiara, una fede totalizzante che non ammetteva sconti e che permeava ogni momento della vita di ogni giorno.
Se infine pensi alle opere d’arte di cui la città e i dintorni abbondano, ti viene da pensare che pochi altri luoghi nel mondo possono vantare una tale ricchezza di capolavori che non temono il passare del tempo perché sanno parlare alle menti e al cuore degli uomini con un linguaggio sempre attuale: il linguaggio della bellezza e dell’armonia che rispecchia la bellezza e l’armonia del creato e del Creatore.