Giovani ammirevoli.

In questi giorni, nel silenzio generale, si stanno svolgendo a Parigi i Campionati Mondiali Paralimpici, trasmessi su RaiSport.

Gli atleti sono ragazzi che la vita ha segnato in modo crudele, ma non si sono rassegnati e si impegnano al massimo delle loro possibilità per affermare la loro volontà di vivere e per riempire le loro giornate di emozioni positive. I risultati che ottengono sono frutto di allenamenti duri, di sacrifici, ma è grande la loro gioia quando riescono a dare il meglio di sé stessi

Credo che in tutte le famiglie in questi giorni i televisori dovrebbero essere sempre sintonizzati su questo evento:  sarebbe una lezione salutare per i giovani che, pur avendo avuto tutto dalla vita, sono vuoti dentro e cercano emozioni nella violenza, nella droga, nella ricerca del divertimento a qualunque costo.

Cosa manca …

UN’altra storia angosciante che coinvolge dei giovanissimi e delle bambine, ma questa volta non ha come sfondo un ambiente di emarginazione, di povertà, di disadattamento. No! e forse per questo è anche più agghiacciante.

Ragazzi normali, di famiglie per bene arrivano a stuprare due bambine per Capodanno a Firenze; e chi sta attorno si diverte e continua a filmare per poi condividere le immagini ed averne in cambio popolarità….

L’articolista si chiede cosa manchi a questi ragazzi che hanno tutto: io credo che manchi il senso del limite, la consapevolezza che se una cosa è materialmente realizzabile non è detto che sia consentito farla.  Manca il senso del limite che viene dal valore che diamo alla vita nostra e degli altri, che viene dal riconoscere che siamo creature che devono rendere conto del loro agire a un Creatore.

Tutto è consentito se il fine è il divertimento… come se il divertimento fosse lo scopo principale del nostro vivere e non la realizzazione del meglio di sè per contribuire a rendere migliore questo mondo.

In questa storia così deprimente, brilla un seme di speranza, che viene da quella mamma che, scoprendo il video sul telefono del figlio, denuncia tutto alla polizia. A lei deve andare il nostro grazie: anche suo figlio andrà nei guai, probabilmente, ma ne trarrà una lezione importante e imparerà che ci sono dei limiti che non vanno mai travalicati.