Le due bambine di Firenze.

Nella storia agghiacciante dello stupro di gruppo a Capodanno, in una casa bene di Fiorenze, mi lascia veramente costernata l’idea che le due dodicenni non abbiano detto nulla ai genitori rientrando a casa: hanno accettato l’accaduto come fosse una cosa irrilevante o si sono vergognate tanto da non poterne parlare? Spererei che la risposta sia nella seconda ipotesi, perchè sarebbe indice che le bambine hanno preso coscienza della gravità dei fatti di quella notte, ma da ciò che si evince dai giornali sembrerebbe che le due ragazzine, invitate a non dire la loro età, siano state convinte ad accettare quei rapporti sessuali con ragazzi di poco più grandi e che abbiano quindi considerato l’accaduto come parte della festa, così come una volta si faceva il trenino cantando e correndo intorno alla stanza, uno scherzo insomma …

Uno scherzo che rivela una mancanza di autostima impressionante da parte delle ragazze (pardon, bambine), che pur di sembrare “emancipate” si adattano a diventare oggetti da usa e getta … Se fossi nei panni dei loro genitori mi sentirei davvero schiacciata dalla responsabilità di non aver saputo far capire a quelle bambine che cosa preziosa e irripetibile esse siano.

Giovani ammirevoli.

In questi giorni, nel silenzio generale, si stanno svolgendo a Parigi i Campionati Mondiali Paralimpici, trasmessi su RaiSport.

Gli atleti sono ragazzi che la vita ha segnato in modo crudele, ma non si sono rassegnati e si impegnano al massimo delle loro possibilità per affermare la loro volontà di vivere e per riempire le loro giornate di emozioni positive. I risultati che ottengono sono frutto di allenamenti duri, di sacrifici, ma è grande la loro gioia quando riescono a dare il meglio di sé stessi

Credo che in tutte le famiglie in questi giorni i televisori dovrebbero essere sempre sintonizzati su questo evento:  sarebbe una lezione salutare per i giovani che, pur avendo avuto tutto dalla vita, sono vuoti dentro e cercano emozioni nella violenza, nella droga, nella ricerca del divertimento a qualunque costo.

Cosa manca …

UN’altra storia angosciante che coinvolge dei giovanissimi e delle bambine, ma questa volta non ha come sfondo un ambiente di emarginazione, di povertà, di disadattamento. No! e forse per questo è anche più agghiacciante.

Ragazzi normali, di famiglie per bene arrivano a stuprare due bambine per Capodanno a Firenze; e chi sta attorno si diverte e continua a filmare per poi condividere le immagini ed averne in cambio popolarità….

L’articolista si chiede cosa manchi a questi ragazzi che hanno tutto: io credo che manchi il senso del limite, la consapevolezza che se una cosa è materialmente realizzabile non è detto che sia consentito farla.  Manca il senso del limite che viene dal valore che diamo alla vita nostra e degli altri, che viene dal riconoscere che siamo creature che devono rendere conto del loro agire a un Creatore.

Tutto è consentito se il fine è il divertimento… come se il divertimento fosse lo scopo principale del nostro vivere e non la realizzazione del meglio di sè per contribuire a rendere migliore questo mondo.

In questa storia così deprimente, brilla un seme di speranza, che viene da quella mamma che, scoprendo il video sul telefono del figlio, denuncia tutto alla polizia. A lei deve andare il nostro grazie: anche suo figlio andrà nei guai, probabilmente, ma ne trarrà una lezione importante e imparerà che ci sono dei limiti che non vanno mai travalicati.

Daniel e Stefan e la solitudine..

…E allora a preoccupare non è solo una cattedrale mezza vuota, ma il cuore di un Paese mezzo vuoto. Ma, in fondo, erano solo due bimbi rumeni.

Queste sono le righe conclusive dell’articolo di “Avvenire” dedicato ai funerali dei due fratellini di Manfredonia, morti annegati.

La chiesa era quasi vuota, solo poche persone della città si sono unite al dolore immenso dei familiari e questo tradisce una indifferenza che fa paura. Se non ci sentiamo coinvolti, se non ci lasciamo straziare dal dolore per la morte di due bambini innocenti, a che punto di stravolgimento di valori e di coscienze siamo arrivati? Abbiamo davvero il cuore vuoto?

Altri casi in cui dei bambini sono rimasti vittime di atti di violenza o di tragedie diverse si sono verificati anche recentemente, suscitando scalpore e partecipazione da parte della gente, ma in questo caso nulla di questo genere è accaduto: i due bambini erano rumeni e questa loro condizione  ha condannato loro e la loro famiglia alla solitudine.

Forse le persone di retta coscienza piangono per Daniel e Stefan, ma forse si deve piangere ancora di più per il degrado morale di questo nostro paese.

Nel giardino dell’Eden.

Che il racconto della Genesi sul momento della ribellione di Adamo ed Eva sia un bellissimo mito ricco di simboli che ne favorivano la comprensione alle persone semplici, è un fatto assodato e spesso mi è capitato di tornare su questo argomento, mai però sono stata soddisfatta delle mie argomentazioni.

Ora, leggendo “Charles De Foucauld – La spiritualità di Nazaret” di José Luis Vasquez Borau,  ho trovato questo brano, poche righe, che mi hanno conquistato.  Le riporto qui di seguito:

“Con questo racconto simbolico-immaginario, costruito con elementi drammatizzati, antropomorfici, folcloristici e perfino mitici, l’autore vuole trasmettere il seguente messaggio: all’inizio sussisteva una situazione di armonia con Dio, che non era altro che la coscienza retta, simbolizzata poeticamente dal giardino dell’Eden e dal suo ambiente meraviglioso; la rottura di questa pace , fu la conseguenza di una scelta contraria ai dettami della coscienza, simbolizzata dal serpente e dall’albero della conoscenza della felicità e dell’infelicità, che portò poi alla ribellione”

Mi piace molto la metafora che identifica la meraviglia del paradiso terrestre con la coscienza retta, l’armonia della natura con l’armonia della pace interiore, che credo sia il bene più prezioso da perseguire nella nostra esistenza.

E’ finita l’invasione!!!

Ci avete fatto caso?

I servizi sugli sbarchi di immigrati clandestini si sono rarefatti e non sentiamo più le invettive di Salvini contro la presunta invasione che stiamo subendo.  Non si parla nemmeno più di blocco dei porti … Vi pare strano? Il motivo c’è, eccolo: il decreto che trovate a questo link stabilisce che nel triennio 2023/2025 potranno entrare legalmente in Italia più di 450.000 immigrati !!!

E questo numero è di gran lunga inferiore a quello stimato come necessario dagli imprenditori italiani … Il punto di forza della Lega era la lotta contro gli invasori, ma forse questo non è più un tema su cui puntare visto che il governo attuale di cui la Lega  fa parte ha riconosciuto che non si tratta di invasione, nè di minaccia alla nostra identità culturale, ma di necessità economica.
Le polemiche passate di Salvini erano solo mosse elettorali.

Poesia: Il vento (A. Bertolucci)

  • Vento

Come un lupo è il vento
che cala dai monti al piano
corica nei campi il grano
ovunque passa è sgomento.
Fischia nei mattini chiari
illuminando case e orizzonti
sconvolge l’acqua nelle fonti
caccia gli uomini ai ripari.
Poi, stanco s’addormenta e uno stupore
prende le cose, come dopo l’amore.

Per caso mi sono imbattuta in questa bella poesia di Attilio Bertolucci, che parla del vento e di come porta scompiglio al suo passaggio, lasciando poi un senso di grande stupore in ogni cosa.

Poesia: Sensazione (A. Rimbaud)

Che bella questa poesia di Rimbaud! Pare di essere con lui in questa esplorazione notturna della natura che diventa contemplazione amorosa.

Le sere blu d’estate, andrò per i sentieri
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.