Macondo.

Cercando di evitare trasmissioni ormai stucchevoli, sono capitata su RAI3 dove Camila Raznovich conduce una nuova trasmissione intitolata “Macondo”.

Il titolo fa chiaramente riferimento al mitico villaggio di “Cent’anni di solitudine ” di Marquez e tratta temi di sostenibilità ambientale. Nelle intenzioni degli ideatori è il tentativo di rendere il pubblico più consapevole delle conseguenze del cambiamento climatico in atto e delle possibili risposte da  mettere in atto per contrastarne gli effetti devastanti.

Nel corso della trasmissione sono stati presentati alcuni esempi di tali risposte:

  • a Parigi si stanno attrezzando tunnel dismessi per accogliere la popolazione in caso che le temperature estive arrivino a toccare per lunghi periodi di tempo i 50 gradi;
  • nell’estremo nord dell’India si è trovato un semplice sistema per ovviare all’arretramento dei ghiacciai, favorendo la creazione di piramidi di ghiaccio che possono consentire a piccoli villaggi di continuare a vivere;
  • un’insegnante si è presa un anno sabbatico per andare in giro a raccogliere la plastica che soffoca i mari:
  • Paolo Cognetti, lo scrittore amante della montagna, si è scagliato contro gli impianti che sparano neve artificiale sulle piste da sci …

A proposito di quest’ultimo intervento, vorrei ricordare che secondo la regione Lombardia si potrebbe costruire uno di questi impianti sul San Primo con notevole spreco di risorse, in una zona che probabilmente negli anni a venire vedrà ben scarse precipitazioni nevose. Non sarebbe meglio pensare di andare a sciare in zone dove ancora la neve cade, anche se meno copiosa che in passato?

Tornando alla trasmissione televisiva, mi pare un modo intelligente di parlare di ecologia e un modo intelligente di occupare un paio d’ore del sabato sera.