UTE: Cercare il senso della vita in fase di verifica e bilancio (Todaro)

E’ toccato a lei, alla carissima e apprezzatissima psicopedagogista Lucia Todaro, tenere la prima lezione dopo il lutto che ha colpito dolorosamente tutti i soci dell’UTE: la morte della nostra presidente onoraria Mariuccia Guarisco. La sig.ra Todaro ha conosciuto e collaborato per tanti anni con Mariuccia e il ricordo che ne ha fatto è stato oltremodo affettuoso e commovente. Poi è cominciata la lezione.

Il pensiero evoluto è prerogativa degli esseri umani, anche se è indubbio che anche gli animali possano concepire dei pensieri istintivi e le piante siano in grado di adattarsi alle condizioni ambientali. Intelligenza è capacità di adeguarsi alle varie situazioni della vita.

Pensare è diverso da riflettere: il pensiero è originato da quanto percepiamo, la riflessione è richiamare i pensieri e approfondirne il significato.

Riflettere è importante perché consente la rielaborazione dell’esperienza vissuta per arrivare a focalizzarne il senso; la saggezza deriva dalla totalità delle esperienze vissute e rielaborate comprendendone il significato.

Si può dare un senso positivo anche alle esperienze dolorose e negative infatti si parla di rielaborazione del lutto: quando scompare una persona cara si può essere grati per quello che di lei resta in noi.

E’ importante “allenarsi” a rielaborare le esperienze positive perché saremo più preparati a rielaborare quelle negative che inevitabilmente ci capiterà di affrontare.

Gli psicologi sconsigliano di vedere più di un telegiornale al giorno, perché sono sempre troppo pieni di notizie negative e ciò può influire sul nostro umore. Le statistiche dicono che nella terza età si è portati a valorizzare le esperienze positive vissute nel passato.

La dottoressa Todaro, dopo averci proposto alcune massime di personaggi famosi, ci ha poi invitati a porci una domanda: Se la nostra vita è un dono, che dono è? Nella prossima lezione di martedì 12 dicembre, si partirà da qui.

Grazie, Lucia! Le tue lezioni hanno sempre il potere di portare una nota di serenità nelle nostre vite.

Ricordando un’amica…

L’ ho sentita l’ultima volta al telefono una decina di giorni fa ed eravamo rimaste d’accordo che sarei andata a trovarla presto, ma subito dopo sono cominciate ad arrivare notizie che mi riempivano di tristezza: Mariuccia stava male.

(Nella foto qui sotto il ricordo del giorno in cui è stata eletta presidente onorario dell’UTE).

Gruppo Direttivo con Mariuccia G. Pellegrini_esterna 2Ora se n’è andata là dove non si soffre più. E’ stata una donna coraggiosa, che ha saputo credere nei suoi sogni e ha saputo perseguirli con tenacia e con fiducia incrollabile. Ha creato dal nulla l’Università della Terza Età di Erba e a questa sua creatura ha dedicato il meglio delle sue risorse e delle sue energie. Sapeva contattare i docenti e stabilire con loro rapporti di amicizia e di stima reciproca; sapeva ascoltare con pazienza e con empatia le confidenze di chi frequentava l’UTE e si sentiva accolto in un clima di familiarità e di rispetto. Ora la “sua creatura” (lei chiamava così l’UTE, sta per compiere trent’anni di vita ed è diventata un punto di riferimento importante per tanti nella nostra città.

Ho avuto modo di collaborare con lei e di sperimentare la sua generosità e la sua sensibilità.

Ci mancherai, Mariuccia! Ora ricordati di noi da lassù così come noi continueremo sempre a ricordarci di te con profonda gratitudine e riconoscenza.

 

Il trenino della Valassina….

Da qualche tempo, mia nipote Elisa è qui con me per poter frequentare l’Università Cattolica di Milano. Naturalmente deve servirsi della linea ferroviaria  che collega Erba a Milano- Cadorna.

Se un tempo bastavano 55 minuti per percorrere i 40 Km circa di questa tratta, ora occorrono, quando tutto va bene, un’ora e dieci minuti e certo io non so spiegare il perché  (avranno aumentato il numero delle fermate?). Il fatto è che la puntualità è un optional su questa linea, un’eccezione che si verifica solo raramente.  Tre giorni fa ci son volute quasi due ore per coprire il percorso e ieri il treno è partito con più di mezz’ora di ritardo, ma forse in questo caso si può pensare che il disservizio sia da imputare allo sciopero. Normalmente comunque l’orario di arrivo non è quasi mai rispettato, ma questo pare non preoccupare la Regione Lombardia, anzi sta legittimando i disservizi, visto che rinnova a scatola chiusa il contratto con la società che gestisce da anni questa linea.