Nonni con licenza di viziare i nipoti.

Il rapporto nonni-nipoti da un po’ di tempo è oggetto di riflessioni e di attenzione grazie anche ai numerosi interventi di Papa Francesco su questo tema a lui particolarmente caro.

E proprio su questo tema si è tenuto venerdì sera ad Arcellasco un interessante incontro con lo psicologo dr. Aceti, che ha iniziato ponendo l’attenzione su quanto sia cambiato il mondo in questi ultimi decenni: negli ultimi 40 anni infatti si sono verificati più cambiamenti che nei 1980 anni precedenti. Tutto questo non può essere ignorato e non ci si può accontentare di dire:- Era meglio prima ….- o anche – Ai miei tempi … – o ancora: – Ma come andremo a finire –

Bisogna prendere atto che i nostri nipoti vivono in una realtà diversa da quella in cui siamo cresciuti noi e che quindi anche loro sono necessariamente diversi; dopo aver preso coscienza di questo i nonni non devono mai mostrarsi pessimisti sul futuro e devono mettersi al servizio dei loro nipotini, che fino a 6/7 anni vedono nei nonni i giganti buoni cui affidarsi con fiducia. Da parte loro i nonni devono rappresentare un porto sicuro per i propri nipoti, non perdere mai l’occasione per stimolare la loro autostima e per coccolarli e viziarli anche un po’.

Dopo i 7/8 anni i nonni sono visti come amici, che hanno le loro fragilità, ma che sanno tante cose e con i quali ci si può confidare.

Sempre e comunque i nonni devono trasmettere i propri valori, sapendo che potranno essere vissuti in modo diverso dai nipoti: è compito dei nonni far vivere Dio ai nipoti, dicendo loro che siamo fatti a sua immagine perchè come Dio noi:

-siamo esseri relazionali – siamo programmati per l’amore – la verità genera in noi la gioia (il falso genera tristezza) – si può sbagliare, ma ci si può sempre rialzarsi per ricominciare- abbiamo tutti un orecchio interiore che sa cogliere anche ciò che non è detto apertamente.

La fragilità dei bambini e quella dei nonni si attraggono e rendono possibile un rapporto prezioso e insostituibile per la crescita di un bambino; sarà un rapporto improntato alla compassione e alla misericordia, un rapporto senza pregiudizi nel quale si è consapevoli che torto e ragione non sono mai così nettamente distinti e nel quale non c’è mai posto per lo scoraggiamento: ce la faremo perchè siamo figli di Dio