27 GENNAIO 1945: I RUSSI ENTRANO AD AUSCHWITZ (Davide)

NEL 1933, ADOLF HITLER SALI’ AL POTERE E VENNE NOMINATO CANCELLIERE DELLA GERMANIA DAL PRESIDENTE PAUL VON HINDENBURG E, DOPO LA MORTE DI QUEST’ULTIMO, AVVENUTA NEL 1934, SI NOMINO’ FUHRER (CHE VUOL DIRE “GUIDA”).

HITLER PROMISE A SE STESSO E AL POPOLO TEDESCO CHE AVREBBE LIBERATO LA GERMANIA DA TUTTI I MALI CHE L’AVEVANO CIRCONDATA, A COMINCIARE DAGLI EBREI CHE FURONO ACCUSATI DI ESSERE IL NEMICO GIURATO DELLA “RAZZA ARIANA” E LA CAUSA DI TUTTE LE SOFFERENZE DEL PAESE.

E CON CIO’ SI DIFFUSE L’ANTISEMITISMO (UN SENTIMENTO CONTRO LE RAZZE SEMITE, IN PARTICOLARE GLI EBREI) CHE SI MANIFESTO’ CON L’ESCLUSIONE DEGLI EBREI DA OGNI SINGOLA ATTIVITA’ ECONOMICA, SOCIALE E POLITICA E INFINE CON LA PERSECUZIONE FINO ALLA RECLUSIONE NEI LAGER.

QUESTO EVENTO E’ CONOSCIUTO COME “OLOCAUSTO” (CHE DALLA LINGUA EBRAICA VUOL DIRE “CATASTROFE” O “TRAGEDIA”).

GLI ANNI PEGGIORI DELL’OLOCAUSTO FURONO QUELLI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE CON L’ESPANSIONE NAZISTA IN EUROPA, I TEDESCHI OCCUPARONO: FRANCIA, POLONIA, PAESI BASSI, DANIMARCA, NORVEGIA E PARTI DELLA GRECIA E CONTEMPORANEAMENTE EBBE INIZIO LA “SOLUZIONE FINALE”, IDEATA DA REINHARDT HEYDRICH POCO PRIMA DELLA SUA MORTE A PRAGA.

E FU IN QUESTI ANNI CHE VENNE CREATO IL PIU’ TERRIBILE CAMPO DI CONCENTRAMENTO MAI REALIZZATO: AUSCHWITZ, IN POLONIA.

CIRCA 1 MILIONE DI DETENUTI FURONO DEPORTATI AD AUSCHWITZ, E OLTRE AD EBREI VI ERANO ANCHE POLACCHI, ROM E PRIGIONIERI DI GUERRA RUSSI, E SOLTANTO POCHI SOPRAVVISSERO.

LE CONDIZIONI ERANO TERRIBILI E DISUMANE, COME PER ESEMPIO: MALNUTRIZIONE, LAVORI FORZATI, DOCCE CHIMICHE E I CORPI DEI DETENUTI MESSI NEI FORNI CREMATORI.

QUANDO LA GUERRA STAVA GIUNGENDO AL TERMINE E GLI ALLEATI STAVANO ENTRANDO IN TERRITORIO TEDESCO, I NAZISTI CAPIRONO CHE NON POTEVANO TENERE NASCOSTO IL GENOCIDIO A LUNGO, PERCIO’ PROCEDETTERO CON L’ABBANDONO DEI LAGER E LA DISTRUZIONE DELLE PROVE, MA INUTILMENTE POICHE’ IL 27 GENNAIO DEL 1945 I RUSSI ENTRARONO AD AUSCHWITZ.

UNA VOLTA ENTRATI, SCOPRIRONO TUTTI GLI ORRORI E LE ATROCITA’ COMMESSE DAI NAZISTI.

UNA DELLE CARATTERISTICHE PIU’ MACABRE DEL LAGER ERA LA SCRITTA “ARBEIT MACHT FREI” (IL LAVORO RENDE LIBERI).

OGGI AUSCHWITZ ACCOGLIE, OGNI ANNO NEL 27 GENNAIO, MILIONI DI VISITATORI E ANCORA OGGI E’ POSSIBILE OSSERVARE IL MODO IN CUI GLI EBREI FURONO VITTIME DI UN VERO E PROPRIO STERMINIO E DI UNO DEI PIU’ GRANDI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’.

Il Fascismo secondo Davide.

L’11 NOVEMBRE DEL 1918, LA GRANDE GUERRA CHE PER 4 ANNI AVEVA IMPERVERSATO IN EUROPA, CAUSANDO LA MORTE DI MILIONI DI PERSONE, GIUNSE AL TERMINE.

L’ITALIA ERA UNA DELLE POTENZE VINCITRICI, DI FATTO AVEVA SCONFITTO L’IMPERO AUSTRO-UNGARICO NELLA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO, DETERMINANDONE IL CROLLO DEFINITIVO. INOLTRE AVEVA PORTATO UN CORPO D’ARMATA AD OCCUPARE TUTTO IL TIROLO (INCLUSA INNSBRUCK) E PARTI DELLA CARINZIA

MA NONOSTANTE CIO’ LA GUERRA ERA COSTATA LA VITA DI 600.000 SOLDATI, CHE ERANO PER LA MAGGIORANZA GIOVANI DI 19 E 20 ANNI, MOLTO GRAVOSE ERANO STATE LE NUMEROSE SPESE MILITARI CHE CAUSARONO UN CROLLO ALL’ECONOMIA E PER DI PIU’ L’ITALIA NON OTTENNE POI TUTTI I TERRITORI CHE ERANO STATI STABILITI DAL TRATTATO DI VERSAILLES; AD ESEMPIO LA DALMAZIA E FIUME ERANO STATE DATE ALLA CROAZIA.

SECONDO MOLTI INTELLETTUALI, GABRIELE D’ANNUNZIO, LA VITTORIA FU UNA “VITTORIA MUTILATA”.

DURANTE QUESTI PERIODI DI CRISI E POVERTA’, DIVERSI MOVIMENTI POLITICI ESTREMISTI, COME SOCIALISTI E COMUNISTI, MIRAVANO A PRENDERE IL POTERE.

MA UNO IN PARTICOLARE SAREBBE STATO DESTINATO AD AVERE UN RUOLO DOMINANTE IN QUESTO CAPITOLO DELLA STORIA ITALIANA A TAL PUNTO DA METTERE IN GINOCCHIO L’INTERO PAESE, OSSIA: IL PARTITO NAZIONALE FASCISTA.

CIO’ CHE DISTINGUEVA IL PARTI FASCISTA DAGLI ALTRI E’ CHE ERA ORGANIZZATO COME UN GRUPPO PARAMILITARE FORMATO DA EX SOLDATI CHE AVEVANO COMBATTUTO AL FRONTE, SOGNAVANO UN’ITALIA MILITARIZZATA E POTENTE, MA SOPRATTUTTO ODIAVANO LA DEMOCRAZIA CHE LA CONSIDERAVANO UNA COSA STUPIDA E INUTILE.

QUESTI ERANO I FASCI DA COMBATTIMENTO, NOTI SOPRATTUTTO COME CAMICIE NERE .

LE CAMICIE NERE AVEVANO IL COMPITO DI SPARGERE VIOLENZA E DI ASSASSINARE GLI AVVERSARI POLITICI E GLI OPPOSITORI.

IL PARTITO ERA GUIDATO DA BENITO MUSSOLINI, UNA VOLTA NOTO PER ESSERE UN GIORNALISTA DEL PARTITO SOCIALISTA.

DA SEMPRE EGLI FU UN GRANDE APPASSIONATO DELLA CIVILTA’ ROMANA E MIRAVA AD UNA POSSIBILE RICOSTRUZIONE DELL’IMPERO ROMANO CHE AVREBBE FATTO DELL’ITALIA UNA POTENZA AL CENTRO DEL MONDO.

A DIFFERENZA DEI SUOI COLLEGHI SOCIALISTI, MUSSOLINI ERA FAVOREVOLE ALL’ENTRATA IN GUERRA DELL’ITALIA, E INFATTI PUBBLICO’ NUMEROSI ARTICOLI PER INCORAGGIARE IL POPOLO ITALIANO A RACCOGLIERE LE ARMI, PORTANDOLO AD ESSERE CACCIATO DIA DAL PARTITO.

DOPO L’ENTRATA IN GUERRA DELL’ITALIA NEL 1915, EGLI SI ARRUOLO’ COME VOLONTARIO.

MUSSOLINI NON VEDEVA DI BUON OCCHIO LA FIGURA DEL RE, ANZI LA RITENEVA UNA FIGURA DEBOLE, OBSOLETA E INCAPACE. LUI ASPIRAVA INVECE AD UNA NUOVA FORMA DI GOVERNO CHE AVREBBE GUIDATO IL PAESE CON PIU’ DECISIONE E SI SAREBBE GUADAGNATO L’APPOGGIO DELLA POPOLO.

DOPO ESSERE STATO RINNEGATO DAL PARTITO SOCIALISTA, IL GIOVANE BENITO COLTIVO’ UN FORTE ODIO PER I SUOI EX COMPAGNI A TAL PUNTO DA VOLERLO DISTRUGGERE.

NEL CORSO DELLA CRISI, APPROFITTO’ DELLA SITUAZIONE PER LA SUA ASCESA E FONDO’ IL PARTITO FASCISTA.

L’APICE DELLA SUA ASCESA SAREBBE AVVENUTO NEL 1922, CON LA MARCIA SU ROMA.

DOPO AVER RAGGIUNTO LA CAPITALE CON UN GRUPPO DI CAMICIE NERE, IL RE VITTORIO VITTORIO EMANUELE III LO NOMINO’ PRIMO MINISTRO DEL REGNO D’ITALIA.

L’ANNO SEGUENTE, NEL 1923, CON LE ELEZIONI CONDIZIONATA DALLE VIOLENZE DELLE SQUADRE FASCISTE, FU’ L’INIZIO DELL’INSTAURAZIONE DEL REGIME.

IL REGIME FASCISTA SI MOSTRO’ DITTATORIALE SUBITO DOPO L’ASSASSINIO DI GIACOMO MATTEOTTI AVVENUTO NEL 1924, PER ORDINE NELLO STESSO MUSSOLINI, DOPO CHE IL PRIMO AVEVA CERCATO DI DENUNCIARE IL REGIME IN SEGUITO ALLA VITTORIA NELLE ELEZIONI RITENUTA ILLEGALE E NON VALIDA.

IL GENNAIO DEL 1925, BENITO MUSSOLINI SI AUTOPROCLAMA DUCE D’ITALIA (DERIVATO DAL LATINO “DUX” CHE SIGNIFICA “GUIDA”), ED IMPONE LE LEGGI FASCISTISSIME PER LA COSTRUZIONE DEL “NUOVO STATO”: INTRODUCENDO LA PENA DI MORTE, IMPONENDO, LA CENSURA PER FAVORIRE LA PROPAGANDA, CONTROLLANDO LA SCUOLA E TUTTE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI.

MUSSOLINI VOLEVA ANCHE INCENTRARE LA SUA POLITICA SOPRATTUTTO SULLA GIOVENTU’.

IL DUCE VOLEVA LE NASCITE PERCHE’ FAR AUMENTARE LA POPOLAZIONE SIGNIFICAVA POTER AVERE PIU’ SOLDATI.

IL PARTITO INOLTRE AVEVA UN’ORGANIZZAZIONE GIOVANILE CHIAMATA “BALILLA” E I RAGAZZI AL “SABATO FASCISTA” DOVEVANO PARTECIPARE IN DIVISE ALLE ESERCITAZIONI IN PIAZZA.

PER QUANTO RIGUARDA LA PARTITA ESTERA, IL DUCE DELLE AMBIZIONI FORTEMENTE IMPERIALISTICHE (CHE CULMINARONO NEGLI ANNI ‘30 DEL 900) IN MODO TALE DA CREARE UN NUOVO IMPERO ROMANO.

LE SUE AMBIZIONI IN EUROPA MIRAVANO ALLA COSTRUZIONE DI VARI STATI CLIENTI SOTTO IL SUO CONTROLLO E ALL’ANNESSIONE DIRETTA.

L’AUSTRIA, PER ESEMPIO, SI E’ TRASFORMATA IN UNO STATO CLIENTE SOTTO LA SUA INFLUENZA DIRETTA, FAVORITA SOPRATTUTTO CON L’ASCESA DI DOLFUSS CHE ADOTTO’ UNA FORTE POLITICA FILOITALIANA.

QUESTA FU’ ANCHE UNA DELLE CAUSE CHE AVREBBE PORTATO IL DUCE AD OPPORSI ALL’ANSCHLUSS DI HITLER CHE LO PORTO’ ANCHE A SCHIERARE LE TRUPPE SUL BRENNERO (ANCHE SE POI NEL 1938 MUSSOLINI CEDERA’ L’AUSTRIA AL FUHRER).

ALTRI PAESI COME UNGHERIA E ALBANIA( IN SEGUITO ANNESSA NEL 1939) SI AVVICINERANNO ALL’ITALIA MUSSOLINIANA COME STATI CLIENTI.

IN SEGUITO, IL LEADER FASCISTA, APPROFITTERA’ DELLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA PER SCHIERARE LE TRUPPE ITALIANE SUL FRONTE A FIANCO DI FRANCISCO FRANCO PER FARE DELLA SPAGNA UN SUO NUOVO STATO CLIENTE.

NEL 1936, SUL CONTINENTE AFRICANO, L’ITALIA FASCISTA INVADERA’ E OCCUPERA’ L’ETIOPIA COME RIVINCITA PER LA SCONFITTA SUBITA NEL 1895.

NEL 1940, SPINTO DALLA SCONFITTA DELLA FRANCIA, MUSSOLINI ENTRO’ IN GUERRA COME ALLEATO DELLA GERMANIA HITLERIANA E INCOMINCIO’ AD OCCUPARE TUTTA L’EUROPA MEDITERRANEA, COME LA GRECIA ( SEPPUR CON L’AIUTO TEDESCO), LA CROAZIA, LA SLOVENIA, IL MONTENEGRO, LA FRANCIA MERIDIONALE E ANCHE LA TUNISIA E PARTI DELL’EGITTO.

NEL 1941 PARTECIPERA’ ANCHE ALL’INVASIONE DELLA RUSSIA CHE LO PORTERA’ A PERDERE GRAN PARTE DEI SUOI SOLDATI.

La letterina di eri e quella di oggi.

Una volta acquistavamo in cartoleria una letterina tutta luccicante che riportava scene e simboli natalizi e la portavamo a scuola nel giorno indicato dalla maestra, che ci aiutava a scriverla.

Non era un modo per chiedere regali, ma per ringraziare i genitori di tutto quello che avevano fatto per noi: per i sacrifici sostenuti per farci crescere, per il loro sostentamento, per l’amore di cui ci circondavano. Il giorno di Natale, la mettevamo sotto il piatto del papà, che regolarmente si fingeva molto sorpreso nel trovarla, poi dovevamo leggerla a voce alta quando tutti erano a tavola.

Tutti gli anni le parole si ripetevano un po’ e forse erano suggerite, poco spontanee, ma stavano a sancire un rapporto di gratitudine con gli adulti.

Ora i bambini scrivono la letterina a Babbo Natale solo per chiedere regali, meglio se costosi, e si abituano a pensare che tutto sia loro dovuto, che il mondo che li circonda debba ruotare intorno a loro e alle loro esigenze e, spesso, conservano questo atteggiamento anche quando non scrivono più la letterina da molti anni.

Film: Il menù della felicità.

Noè, un ragazzo autistico, con la passione per la cucina, non riesce a inserirsi nel mondo del lavoro; uno chef di valore viene licenziato per il suo caratteraccio che lo porta a maltrattare i suoi collaboratori; un ristoratore sta per chiudere il suo locale perché non ha più un cuoco: è da queste situazioni di difficoltà che prende il via la storia del film.

La madre di Noè non riesce a rassegnarsi agli insuccessi del figlio e pensa di diventare lei la sua datrice di lavoro, infatti si fa dare un prestito dalla banca, coinvolge il cuoco licenziato e affitta il locale del ristorante che stava per chiudere, poi ingaggia altri ragazzi con diverse disabilità come camerieri e aiuto-cuochi.

Il cuoco scopre via via che ogni ragazzo ha delle abilità del tutto particolari: c’è chi riesce a ricordare a memoria le “comande”, chi ha un olfatto eccezionale e può inventare salse favolose abbinando in modo originale gli ingredienti; c’è chi sa accogliere i clienti con particolare gentilezza … Questa scoperta fa sì che il cuoco si affezioni a quei ragazzi che a volte combinano pasticci, ,a che si impegnano con entusiasmo perchè riescono a sentirsi utili, sentono di aver assunto un loro ruolo nella comunità. Tuttavia il cammino di questa impresa non è privo di difficoltà …

E’ un film molto bello che rappresenta il mondo della disabilità con rispettosa leggerezza: , vi sono rappresentate situazioni divertenti che nascono dai tic e dalle “manie” dei giovani disabili, ma sempre con l’intenzione di metterne in risalto le potenzialità, l’originalità e le risorse di cui ognuno è portatore.

Se vi capita di andare su Raiplay, cercatelo: vale la pena di essere visto!!!

Un post poco natalizio…

In questo periodo si dovrebbero solo pubblicare buone notizie e frasi augurali, ma oggi mi è capitata una cosa irritante e sono un po’ contrariata.

Da tempo mi sono dotata di telepass per non dovermi fermare ai caselli le poche volte che vado in autostrada. Nel mese di febbraio u.s. sono andata a Malpensa e ho utilizzato un tratto di Pedemontana. Dopo un po’ di tempo mi è arrivato l'”invito” a pagare poco più di 4 euro per un ritardato pagamento, al che ho compilato l’apposito modulo barrando la casella con cui dichiaravo di essere in possesso di telepass e ho spedito il tutto via mail. Dopo altri due mesi circa mi è stata rinnovata la stessa richiesta al che ho telefonato a Pedemontana segnalando il disguido e pregando di addebitare eventualmente quei famosi 4 euro sul conto abbinato al telepass. La signorina del call center mi assicura che tutto verrà sistemato e io ritorno a spedire tutta la documentazione già inviata precedentemente.

Oggi mi è arrivata una richiesta di pagamento di 10, 81 euro da una agenzia di recupero crediti di Firenze e scopro che il debito iniziale era di 0,53 euro (!!!!) per un tratto di autostrada in cui forse non funzionavano a dovere i dispositivi per intercettare i veicoli in transito!!! Mi è venuta una gran voglia di lanciare un po’ di improperi , ma poi mi sono detta che per 10 euro non vado certo in rovina e ho fatto il bonifico.

Credo che, d’ora in poi, la Pedemontana sarà un po’ più deserta di quanto lo sia stata fino ad ora … perché io non la utilizzerò più.

Dulcis in fundo all’UTE

L’ultima lezione di don Ivano prima delle vacanze natalizie, ci ha aiutato a capire come sia avvenuta la penetrazione islamica in Africa.

Il mondo arabo non è un’entità omogenea e uniforme al suo interno, come molti di noi sono abituati a pensare, ma è composto da popolazioni diverse sia per etnia che per religione. Così ad esempio gli Iraniani, sono certamente musulmani, ma sono ariani, indo-europei.

Ci sono molti punti in comune tra Cristianesimo e Islam: il dovere della preghiera quotidiana, il dovere dell’elemosina (per ripristinare un po’ di giustizia), il digiuno, il pellegrinaggio.

Maometto riuscì a unificare le tribù disperse nel deserto: con il collante della religione esse cominciarono a percepirsi come appartenenti a un solo popolo. Il Profeta affermava di aver avuto ispirazione dall’arcangelo Gabriele per divulgare una religione semplificata rispetto al Cristianesimo. Dopo la morte di Maometto cominciarono subito le divisioni; ciononostante non venne a mancare la spinta (Jihad) verso l’invasione delle terre medio-orientali e delle coste africane. La conquista di quelle terre fu favorita dalle comuni condizioni di vita in territori molto simili tra loro. L’espansione islamica tuttavia non avvenne solo per via militare, anzi, una grande importanza ebbe la via mercantile.

Nel 711, dopo aver conquistato le coste settentrionali dell’Africa, gli Arabi attraversarono lo stretto di Gibilterra e intrapresero la conquista della Spagna.

La gran parte dei musulmani è costituita da popolazioni pacifiche e accoglienti; solo una piccola minoranza si vota al fanatismo terroristico.

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L’ultima ora di lezione, prima delle vacanze di Natale, è tradizionalmente dedicata alla musica e al canto e quest’anno il soprano Maria Rosaria Cannatà e il baritono Vincenzo Petrucci ci hanno offerto un piacevolissimo excursus nel mondo dell’operetta, accompagnati dal maestro Scaioli al pianoforte.

I primi tentativi di operetta risalgono ai primi decenni del ‘700, ma solo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 (Belle Epoque) essa ebbe il suo massimo fulgore. E’ caratterizzata da parti recitate a cui si alternano parti cantate. L’operetta è rivolta soprattutto a un pubblico borghese, mentre l’opera lirica viene preferita dalla nobiltà e il Musical è pensato per le classi meno elevate.

Alla presentazione di questo genere musicale i nostri docenti hanno alternato piacevolissime e apprezzatissime esibizioni interpretando i brani più conosciuti e più significativi tratti da due operette molto conosciute: ” La vedova allegra” e “La principessa della czarda”. Alla fine Maria Rosaria ha cantato “La Vergine degli Angeli” aria tratta da “La forza del destino” particolarmente amata dal nostro Presidente Filippi.

La bravura dei docenti e del maestro al pianoforte ha incantato i soci presenti che hanno apprezzato e sottolineato con lunghi applausi ogni brano eseguito: credo che solo all’UTE ci si possa scambiare gli auguri di buon Natale ascoltando ottima musica e interpretazioni vocali così coinvolgenti ed emozionanti!

Grazie a Maria Rosaria, a Vincenzo e al M° Scaioli!!! Vi auguriamo Buone feste e attendiamo con impazienza la prossima occasione per lasciarci affascinare dalle vostre esibizioni!!

Il nostro “QUADERNO”

Molti cittadini erbesi conosceranno questa elegante signora vestita coi colori del Natale, ma per chi non la conoscesse eccomi qui per colmare questa lacuna: si tratta della sig.ra Luigia, la decana dell’UTE.

Cosa sta facendo in questa foto? Sta sfogliando il volumetto intitolato “QUADERNO” appena uscito dalla tipografia. Certamente sta leggendo l’articolo in cui lei stessa ha raccontato la sua vita ricca di tante esperienze interessanti e particolari.

Il QUADERNO infatti è la pubblicazione che raccoglie , dipinti, poesie e racconti di soci e docenti per celebrare i trent’anni di vita dell’UTE di Erba; in una sezione sono poi pubblicati i temi vincitori del concorso 2024 “Racconta e scrivi una storia”, scritti da alunni delle scuole medie di Erba.

Il risultato è un piacevole, interessante volumetto che gli autori degli elaborati pubblicati potranno conservare come ricordo o regalare ai propri nipoti che saranno orgogliosi dei loro nonni/scrittori,

E per chi non ha voluto cimentarsi con carta e penna (o tastiera) potrebbe essere un segno tangibile di una realtà vitale e preziosa come l’ Università della Terza Età di Erba.

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Sarà un Natale speciale.

Sarà un Natale speciale per noi cristiani, infatti, il 24 dicembre prossimo, Papa Francesco darà inizio al Giubileo aprendo la Porta Santa in San Pietro e, il giorno di Santo Stefano, per la prima volta nella storia, aprirà una porta santa nel carcere di Rebibbia, che in quel momento rappresenterà tutte le carceri del mondo.

Il logo ufficiale del Giubileo 2025, in una immagine diffusa il 28 giugno 2022. ANSA –HO – NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Perché questo gesto così nuovo e rivoluzionario? Ecco la risposta del Papa, il cui pontificato si è caratterizzato, fin dai primi istanti per la sua attenzione e la sua vicinanza agli ultimi e ai sofferenti nell’anima e nel corpo:

Nell’Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto” (Spes non confundit, 10)

Queste parole ci indicano il modo più giusto di vivere questo anno giubilare, che deve rappresentare per ognuno di noi un’occasione speciale di grazia che la Chiesa ci offre per stabilire un rapporto più intimo tra noi e il Cielo (acquistando più volte l’indulgenza plenaria, la si può applicare a se stessi, ma anche alle anime di chi abbiamo amato e non è più in questo mondo) e per testimoniare ai fratelli, che condividono il nostro cammino sulla terra, la Carità e la Speranza che solo la Fede in un Dio, che è Padre, può darci.

Buon Natale e buon Anno Santo!