Dulcis in fundo all’UTE

L’ultima lezione di don Ivano prima delle vacanze natalizie, ci ha aiutato a capire come sia avvenuta la penetrazione islamica in Africa.

Il mondo arabo non è un’entità omogenea e uniforme al suo interno, come molti di noi sono abituati a pensare, ma è composto da popolazioni diverse sia per etnia che per religione. Così ad esempio gli Iraniani, sono certamente musulmani, ma sono ariani, indo-europei.

Ci sono molti punti in comune tra Cristianesimo e Islam: il dovere della preghiera quotidiana, il dovere dell’elemosina (per ripristinare un po’ di giustizia), il digiuno, il pellegrinaggio.

Maometto riuscì a unificare le tribù disperse nel deserto: con il collante della religione esse cominciarono a percepirsi come appartenenti a un solo popolo. Il Profeta affermava di aver avuto ispirazione dall’arcangelo Gabriele per divulgare una religione semplificata rispetto al Cristianesimo. Dopo la morte di Maometto cominciarono subito le divisioni; ciononostante non venne a mancare la spinta (Jihad) verso l’invasione delle terre medio-orientali e delle coste africane. La conquista di quelle terre fu favorita dalle comuni condizioni di vita in territori molto simili tra loro. L’espansione islamica tuttavia non avvenne solo per via militare, anzi, una grande importanza ebbe la via mercantile.

Nel 711, dopo aver conquistato le coste settentrionali dell’Africa, gli Arabi attraversarono lo stretto di Gibilterra e intrapresero la conquista della Spagna.

La gran parte dei musulmani è costituita da popolazioni pacifiche e accoglienti; solo una piccola minoranza si vota al fanatismo terroristico.

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L’ultima ora di lezione, prima delle vacanze di Natale, è tradizionalmente dedicata alla musica e al canto e quest’anno il soprano Maria Rosaria Cannatà e il baritono Vincenzo Petrucci ci hanno offerto un piacevolissimo excursus nel mondo dell’operetta, accompagnati dal maestro Scaioli al pianoforte.

I primi tentativi di operetta risalgono ai primi decenni del ‘700, ma solo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 (Belle Epoque) essa ebbe il suo massimo fulgore. E’ caratterizzata da parti recitate a cui si alternano parti cantate. L’operetta è rivolta soprattutto a un pubblico borghese, mentre l’opera lirica viene preferita dalla nobiltà e il Musical è pensato per le classi meno elevate.

Alla presentazione di questo genere musicale i nostri docenti hanno alternato piacevolissime e apprezzatissime esibizioni interpretando i brani più conosciuti e più significativi tratti da due operette molto conosciute: ” La vedova allegra” e “La principessa della czarda”. Alla fine Maria Rosaria ha cantato “La Vergine degli Angeli” aria tratta da “La forza del destino” particolarmente amata dal nostro Presidente Filippi.

La bravura dei docenti e del maestro al pianoforte ha incantato i soci presenti che hanno apprezzato e sottolineato con lunghi applausi ogni brano eseguito: credo che solo all’UTE ci si possa scambiare gli auguri di buon Natale ascoltando ottima musica e interpretazioni vocali così coinvolgenti ed emozionanti!

Grazie a Maria Rosaria, a Vincenzo e al M° Scaioli!!! Vi auguriamo Buone feste e attendiamo con impazienza la prossima occasione per lasciarci affascinare dalle vostre esibizioni!!