UTE: Gli Estensi signori di Ferrara – La musica pianistica di Beethoven

Proseguendo il ciclo di lezioni sulle signorie minori, la nostra apprezzatissima docente Alberta Chiesa ci ha parlato ieri della Signoria degli Estensi, che per secoli ha governato il territorio di Ferrara e non solo.

Le origini di Ferrara si perdono nella notte dei tempi, ma il primo documento che cita il nome della città risale all’VIII secolo dopo Cristo, al tempo della dominazione Longobarda. Nel 774, Carlo Magno, dopo aver sconfitto i Longobardi, dona la città di Ferrara al Papa, che la concede in feudo al duca di Mantova Abelardo; dopo la morte di Matilde di Canossa ultima discendente di Abelardo) Mantova diventa libero Comune (che dura 150 anni circa) e vi si verificano le immancabili lotte tra famiglie. Tra queste, prevale la famiglia degli Adelardi; l’ultima discendente sposò Azzo VI d’ Este e fu così che la città di Ferrara divenne la sede di questa dinastia di origine veneta. Nel corso degli oltre due secoli, in cui gli Estensi governarono la città, la arricchirono di monumenti, di palazzi e di opere d’arte di gran pregio, che tutt’ora attirano turisti da ogni parte d’Italia e non solo. Tra i personaggi più importanti vanno ricordati Leonello e Borso d’Este che governano insieme fino alla morte di Leonello, poi Borso ottiene dall’imperatore anche il titolo di duca di Modena e Reggio Emilia. E’ questo il periodo d’oro degli Estensi che chiamano alla loro corte gli artisti più famosi del loro tempo.

L’ultimo duca è Alfonso II che ama il lusso sfrenato e per questo impone tasse gravose, attirandosi l’ostilità del popolo e dei nobili. E’ di questo periodo anche un terribile terremoto seguito da un lungo sciame sismico. Il ducato conosce un periodo di decadenza e, alla morte di Alfonso II, che non lascia eredi, torna sotto il governo diretto del Papa. (1567)

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LA MUSICA PIANISTICA DI BEETHOVEN – Il maestro Scaioli ci sta viziando: le sue lezioni concerto ci regalano momenti piacevolissimi nei quali ci fa gustare la buona musica dei grandi maestri del passato. Ieri è stata la volta della musica di Beethoven . Abbiamo potuto ascoltare “Il chiaro di luna” e brani tratti dalla “Patetica” con repentini cambi di ritmi e di atmosfera. In seguito abbiamo potuto scoprire come il grande genio tedesco abbia innovato la musica del suo tempo apportando nuovi schemi e nuove atmosfere che fanno di lui il primo musicista “romantico” e introducendo innovazioni che precorrono addirittura di un secolo le modalità compositive.

E’ stato un altro bellissimo pomeriggio: grazie UTE!