Mariella Russo, nostra apprezzata docente, continuando il discorso sull’Africa dal punto di vista economico-sociale, ha iniziato la sua lezione con un’affermazione piuttosto sconcertante: l’Africa è il continente più ricco di materie primo di ogni genere ed è da questo che derivano le sue disgrazie.
I 3/4 della produzione mondiale di oro e di diamanti arrivano proprio dall’Africa ed è per impossessarsi di queste ricchezze che multinazionali senza scrupoli corrompono politici e governanti perchè chiudano gli occhi sulle conseguenze del mancato rispetto di norme di sicurezza per lavoratori e ambiente circostante le miniere.
Lo stesso vale per le terre rare, per l’uranio, per il petrolio o per il coltan. Per contendersi la possibilità di accedere allo sfruttamento di queste materie prime fondamentali per la moderna economia e per lo sviluppo della tecnologia, vengono assoldati mercenari che fomentano guerre ferocissime in cui vengono utilizzati anche i bambini-soldato.
E’ stato così distrutto l’ecosistema del delta del Niger, che a causa dell’inquinamento ha visto tramutarsi quello che prima si poteva considerare un vero paradiso terrestre in una landa desolata. Chi si ribella viene preso a fucilate e nascono così gruppi di ribelli che si contrappongono ai governi corrotti; facilmente tali gruppi vengono poi adescati dai terroristi.
Fanno affari in questo contesto le grandi multinazionali mondiali, ma ben poco resta per gli Africani. Ora tuttavia ci sono investimenti cinesi per costruire fonderie e raffinerie per lavorare sul posto le materie prime e per l’assemblaggio di automobili. E’ però da rilevare che è ormai diffusa l’ostilità verso investitori e paesi occidentali, mentre cresce la tendenza a ricercare l’appoggio di Cina e Russia. L’Italia sta intensificando i rapporti con l’Algeria per l’approvvigionamento di gas e ha deliberato un piano di collaborazione con 9 stati africani: il piano Mattei
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UDITO – Siamo immersi in un mondo di suoni, piacevoli o spiacevoli che si diffondono attraverso mezzi gassosi (aria), liquidi (acqua) solidi (legno, muri…), ma non si diffonde nel vuoto.
Dopo questa premessa il dr. Lissoni, con la solita chiarezza e competenza ci ha illustrato le caratteristiche dei suoni: velocità (250 km/h), la frequenza, l’altezza e il volume.
Da qui poi il nostro docente è passato ad illustrare l’anatomia dell’orecchio umano, che per questione di tempo riassumo qui con questa immagine:
