Giorgia e il manifesto di Ventotene.

Forse Giorgia questa volta non ha tutti i torti: quanti hanno letto il “Manifesto di Ventotene”?

Credo che molti, come me fino ad ora, si accontentino di quanto si è sentito dire in proposito, senza mai prendersi un po’ di tempo per leggere il documento originale..

E’ vero, ci sono dei passi che risentono del passare degli anni: il sogno socialista allora era ancora nelle menti di tanti, il comunismo aveva organizzato uno Stato sterminato come l’URSS che stava contribuendo in modo determinante a combattere il nazismo (siamo nel 1941, in piena guerra mondiale) e certi passaggi di quel documento non si addicono più alla realtà di oggi.

Ma questo non toglie la grandezza del sogno di un’Europa unita in stati federati che non dovranno più combattersi tra loro.

Eccone una breve sintesi dei punti più significativi:

  1. Superare il nazionalismo: L’Europa doveva abbandonare le logiche di conflitto tra nazioni e lavorare per la costruzione di una comunità politica comune.
  2. Creazione di una federazione europea: Si proponeva la formazione di un’Europa unita in una federazione, con istituzioni sovranazionali che avessero il potere di decidere su questioni economiche, politiche e di difesa.
  3. Pace e democrazia: L’idea centrale era che una federazione europea fosse l’unico modo per garantire una pace duratura, prevenendo i conflitti tra i paesi.
  4. Libertà e giustizia: La federazione avrebbe dovuto garantire i diritti umani, la libertà individuale e la giustizia sociale, promuovendo una società democratica e solidale.

In sostanza, il Manifesto di Ventotene proponeva un’Europa unita come risposta ai totalitarismi del periodo e alla violenza della guerra, con l’obiettivo di costruire un nuovo ordine politico che promuovesse la cooperazione tra i popoli e una vita libera e democratica per tutti.

Ecco, cara Giorgia, questi punti mi sembrano ancora molto validi e hanno ispirato quei grandi uomini che 80 anni fa hanno cominciato a posare le prime pietre di quella che oggi è l’Unione Europea, un’entità ancora in gestazione, ma che oggi più che mai deve diventare il fulcro principale della politica dei paesi del Vecchio Continente, se non si vuole diventare irrilevanti sulla scena del mondo.

UTE: Udito: problemi e rimedi

Udito e vista sono i nostri sensi prevalenti nello stabilire relazioni con gli altri e con l’ambiente ed è perciò importante controllare l’udito, così come si controlla la vista. E’ importante anche educare i ragazzi a un uso corretto dei moderni mezzi di ascolto della musica: sottoporsi a livelli troppo alti di rumorosità, può provocare danni all’apparato uditivo.

Molti (50%) , ad una certa età, soffrono per la comparsa di acufene (o tinnito): rumori che vengono dall’interno dell’orecchio e non dall’esterno; esso può dipendere da infiammazione, cerume o perdita di udito

Il Deficit uditivo può essere provocato da accumulo di cerume, da otite esterna, da otosclerosi ( produzione anomala di tessuto osseo nell’orecchio interno.

Il Deficit neurosensoriale può derivare dal danneggiamento delle cellule ciliate per invecchiamento, traumi o esposizione a rumori; anche l’abuso di farmaci e fattori genetici possono portare a un deficit neurosensoriale, i cui sintomi sono: difficoltà graduali a capire il parlato in ambienti rumorosi o al telefono o nell’ascolto della TV..

In caso di necessità rivolgersi all’otorinolaringoiatra e all’audioprotesista.

Dopo questa prima lezione, tenuta con la solita chiarezza e semplicità dal dr. Lissoni, è iniziato l’intervento del dr. Antonelli di Amplifon, che ci ha spiegato cosa fare quando pensiamo che il nostro udito abbia bisogno di attenzione.

Per prima cosa è sempre bene fare una visita otorinolaringoiatrica, e un test uditivo.

Se viene accertato un deficit neurosensoriale si può oggi intervenire adottando o un semplice amplificatore o un apparecchio acustico: il primo però ha l’inconveniente che amplifica tutti i rumori ambientali, che disturbano la percezione del parlato; il secondo invece, frutto di tecnologia sofisticata, filtra i rumori di fondo rendendo più nitido il suono delle parole.

Dopo averci illustrato i vari tipi di apparecchi oggi in uso, il dr. Antonelli ha proposto di effettuare in Sala Isacchi il test gratuito per rilevare il deficit auditivo a tutti coloro che ne facciano richiesta.