” Vai e vivrai” è un bellissimo film che racconta di un ragazzo etiope, non ebreo, che vive con la madre in un campo profughi in Sudan (anno 1984) per sfuggire alla siccità e alla fame.
Quando con un blitz gli Israeliani vengono al campo per portare via gli ebrei etiopici, il ragazzo , spinto dalla madre, si accompagna ad una donna ebrea che ha perso i suoi figli e che gli dà il nome di Schlomon (Salomone , nome del figlio morto). Così il ragazzo, che deve nascondere di non essere ebreo, entra in Israele.
Poco dopo però anche questa madre adottiva muore per gli stenti e Schlomon viene adottato da una famiglia ebrea non praticante, che lo circonda di affetto. Schlomon deve tuttavia vedersela col razzismo di ebrei integralisti , ma riesce ad integrarsi, anche se non può dimenticare la madre, che lo ha allontanato, e il suo paese. Dopo varie peripezie Schlomon diventerà medico , riuscirà a ritornare in patria e a riabbracciare la madre che lo aveva allontanato da sè nella speranza che potesse sfuggire agli orrori del campo profughi e a sopravvivere.
E’ un film coinvolgente, molto ben interpretato e molto ben diretto dal regista romeno Radu.
Indimenticabile la sequenza in cui dalle immagini “esce ” il dolore della madre che caccia il figlio per salvargli la vita, mentre affiora in vari momenti la nostalgia e il tormento del figlio che per molto tempo non capirà il gesto della madre.
Indimenticabile anche la figura della madre adottiva ebrea, che sa difendere il suo bambino dai pregiudizi razziali e religiosi; indimenticabile la scena in cui Schlomon, interrogato su chi abbia dato origine alla religione ebraica, risponde “Gesù” tradendo così la sua formazione cristiana e lasciando stupefatti i suoi compagni di classe.