E’ una strana storia , la cui protagonista principale non entra mai in scena, e nella quale , quando si pensa di aver capito come stiano le cose, tutto cambia all’ improvviso, facendo intravedere scenari e realtà impensate.
Uno scrittore famoso e misantropo vive da solo su un’isola sperduta e parrebbe dedito a fugaci passioni carnali, invece si viene a scoprire che ha scelto la solitudine per preservare dall’ usura della quotidianità un amore giovanile per una donna con la quale ha intrattenuto un pluriennale rapporto epistolare molto intenso. Un giornalista viene a fargli un’ intervista, ma poi si scopre che non è un giornalista , ma un maestro di musica che ha sposato la donna di cui lo scrittore è innamorato. Ogni colpo di scena viene anticipato dall’ ascolto di un disco intitolato appunto “Variazioni enigmatiche” e il dialogo tra i due personaggi diventa sempre più incalzante fino a far scoprire verità impreviste , che portano a concludere che l’ amore ha infinite varianti e variazioni, ma è sempre degno di rispetto e di apprezzamento quando è sincero e disinteressato.
Gli interpreti mi erano del tutto sconosciuti, ma ora posso dire che Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini sono due bravi attori teatrali.