E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.
A Machado
Bello questo quadro notturno : i balconi spalancati ai piani alti danno bene l’ idea del caldo cui si cerca di sfuggire facendo “respirare” le case. Pare di sentire , nel silenzio, il rumore dei passi del poeta. Una parola mi ha messo in crisi : “evonimi” , ma si tratta solo di una specie di piante.