Bello questo articolo che ho trovato su la “27^ 0ra”: è il racconto delle ansie, dei timori e dei batticuori di un genitore alle prime uscite serali del figlio adolescente.
Solo chi non ha avuto la fortuna di avere figli non conosce l’incubo delle lunghe attese notturne, quando resti col cuore in gola , il fiato sospeso e l’orecchio teso ad avvertire ogni piccolo rumore che possa annunciare il rientro di chi stiamo immaginando alle prese con tutti i peggiori mostri che la nostra mente può creare.
Ora almeno ci sono i cellulari che consentono di essere in contatto in ogni momento, ma una volta , quando i miei figli erano adolescenti, non c’ era altra possibilità che aspettare ….e pregare.
L’ autore dell’ articolo vorrebbe avere un drone a disposizione per seguire passo passo le mosse del figlio; quando non si sapeva ancora cosa fosse un drone, ci si augurava che qualche angelo buono proteggesse i nostri ragazzi e ci si allenava a fidarsi della Provvidenza.