In tempo di guerra si distruggono i ponti , che permettono le comunicazioni tra sponde opposte di un fiume o di un dirupo……Ora alcuni si sentono in guerra e colpiscono per prime le persone che fanno da ponte tra culture diverse, tra mondi che si guardano con diffidenza.
E’ forse per questo che è stato ucciso il cooperante italiano in Bangladesh: era là per insegnare tecniche di agricoltura quindi per aiutare la gente a uscire dalla povertà , ma per chi si sente in guerra contro la civiltà occidentale rappresentava un pericolo subdolo travestito da benefattore…..