Se mi cadeva un pezzo di pane, venivo subito invitata a raccoglierlo e, se non poteva essere mangiato perché sporco, dovevo metterlo tra le cose da dare al maiale o alle galline.
– Il pane non va mai sprecato – diceva mia madre e aggiungeva: -Si dice che Gesù sia sceso dall’ asino che cavalcava per raccoglierne una briciola.-
Questo era l’ atteggiamento che si insegnava, quando ero piccola io, nei riguardi del cibo e del pane in particolare, sia per rispetto al cibo stesso, sia per rispetto ai tanti che avevano lavorato per produrlo.
Forse è lo stesso insegnamento che questo calciatore turco ha ricevuto in casa sua e gli ha fatto raccogliere quel pane che , per disprezzo gli hanno lanciato dagli spalti.
Ora molti bimbi non mangiano la crosta del pane , che quindi va buttata in pattumiera e , non avendo mai conosciuto la fame, sprecano il cibo senza pensarci e senza che i genitori pensino a correggerli.
E’ così che siamo arrivati alla cultura dello spreco, cultura che non possiamo più consentirci di incentivare: troppe persone nel mondo muoiono ancora di fame e buttare il cibo è come disprezzare le loro sofferenze.