E’ l’Ultima Cena di Koder. Come spesso accade nei quadri di questo artista, la figura di Gesù, che è il protagonista della scena, non compare direttamente. Qui si vedono solo le sue mani che distribuiscono il pane e il riflesso del suo viso nel calice pieno di vino: è questa mancata presenza che costringe lo spettatore a concentrarsi proprio su quella figura che non c’è.
E’ il momento culminante della Cena e Giuda si sta già allontanando per portare a termine il suo tradimento. Gli Apostoli non capiscono quello che sta accadendo e da tutta la scena traspare un senso di profondo smarrimento, lo stesso smarrimento che pervade anche me ancora oggi nel ripensare a quei lontani avvenimenti.