Poesia: Ultimi giorni d’estate di H. Hesse.

E’ stata un’estate molto piacevole in Brianza: calda sì, ma non torrida; i giorni caldi si alternavano a piogge e temporali diurni , ma più spesso notturni concedendo così dei piacevolissimi risvegli . Io poi ho avuto la fortuna di passare molti giorni con figli e nipoti e questo mi ha reso quest’estate particolarmente gradita.

Ora però qui a Londra già si vedono i segni della fine della bella stagione , i primi presagi d’autunno…..

Ho trovato questa poesia di Herman Hesse che interpreta bene i miei sentimenti e le mie sensazioni di questi momenti.

ULTIMI GIORNI D’ESTATE (H. HESSE)
fiori d'estateNonostante il caldo opprimente di questi giorni, sto molto fuori.
So fin troppo bene quanto questa bellezza sia effimera,
come rapidamente si accomiata ed io sono così bramoso,
così avido di questa bellezza dell’estate che declina!
Vorrei vedere tutto, toccare tutto, odorare e assaporare
tutto ciò che questo rigoglio estivo offre,
vorrei conservare tutto questo e tenermelo per l’inverno,
per i giorni e gli anni futuri, per la vecchiaia.

In giardino, sulla terrazza, sulla torretta sotto la meridiana,
ogni giorno sto seduto per ore, e con matita e penna,
con pennello e colori disegno accuratamente le ombre mattutine
sulla scala del giardino e le contorsioni dei grossi serpenti
del glicine e cerco di riprodurre le lontane, limpide tinte
delle montagne al crepuscolo, diafane come un sospiro
eppure fulgide come gioielli.

Quindi rientro in casa stanco, molto stanco,
e quando la sera metto i miei fogli nella cartella,
quasi mi dà tristezza vedere quanto poco del tutto
ho potuto segnare e fissare per me.