Nel Medio Evo, non c’erano certo i droni o i moderni mezzi di comunicazione , ma questo non toglie che non ci fosse un sistema capillare di sorveglianza del territorio, che si avvaleva di una serie innumerevole di torri di avvistamento generalmente poste sulle cime delle alture. In caso di pericolo, i segnali luminosi o sonori passavano rapidamente da una torre all’altra, consentendo alla popolazione di predisporre la difesa delle proprie abitazioni o la fuga tempestiva verso luoghi più sicuri.
Attorno a una di queste torri medioevali (che nel tempo si trasformarono prima in castelli e poi in ville signorili), è stato costruito, qui nelle vicinanze, nel corso dei secoli, un complesso di edifici conosciuto col nome di Torricella (anche il nome ne tradisce l’origine).
Sorge su una collinetta ed è circondata da un vasto parco. Dall’esterno nulla fa immaginare quanto sia ricca di storia e di arte questa villa, completamente rimaneggiata all’inizio del ‘900. In essa vissero per un certo tempo il Carlo Porta e il Manzoni e ora appartiene a un’importante famiglia che possiede altre pregevoli proprietà qui in zona.
Ieri, noi dell’ UTE abbiamo potuto visitare questa bella villa sotto la sapiente guida dello storico Giorgio Mauri, che con la sua eloquenza ci ha fatto immergere in un mondo molto diverso da quello di oggi e da quello di noi comuni mortali.