Ieri sera ho fatto in tempo a vedere buona parte della “Madama Butterfly” trasmessa in diretta da RAI1.
Ho acceso sia il televisore del soggiorno sia quello in cucina per avere una specie di effetto stereofonico e mi sono goduta lo spettacolo fino alla fine. Gli applausi finali sono stati tagliati per dare spazio ai programmi della serata, ma i giornali dicono che quelli per la protagonista siano durati 14 minuti e ci posso credere: è stata bravissima sia come interpretazione vocale sia come attrice.
Non nascondo che alla fine del brano “Un bel dì vedremo” avevo le lacrime agli occhi : la musica struggente, le parole del testo, la loro interpretazione rendevano così bene la tragedia di una donna che non vuole credere di essere stata ingannata e che continua a illudersi anche contro l’ evidenza …..
Mi è sembrato tutto molto bello anche attraverso un minuscolo schermo televisivo e posso solo immaginare l’incanto di potersi godere lo spettacolo dal vivo nella cornice magica del teatro alla Scala.
Ogni tanto la RAI ci fa qualche regalo che giustifica il pagamento del canone.
Chi volesse riascoltare il brano operistico , ecco qui una mirabile interpretazione di Maria Callas…segue il testo.
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall’estremo confin del mare. E poi la nave
appare. Poi la nave bianca
entra nel porto, romba il
suo saluto. Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro.
Io no. Mi metto là sul ciglio del
colle e aspetto, e aspetto gran tempo
e non mi pesa, la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s’avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà? Chiamerà
Butterfly dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta un po’ per celia…
e un po’ per non morire
al primo incontro,
ed egli alquanto in pena chiamerà, chiamerà:
piccina mogliettina olezzo di verbena,
i nomi che mi dava
al suo venire
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io con sicura fede l’aspetto.