Oggi a Milano si terrà una cerimonia funebre per dj Fabo, il ragazzo che è andato in Svizzera per ottenere il suicidio assistito.
Certo il suicidio non può essere mai approvato, ma in questo caso come si fa a non avere compassione per chi deve vivere coscientemente in condizioni tanto strazianti (era diventato cieco e tetraplegico)? E, visto che è stata la madre a chiedere questo momento di preghiera, come si fa a non accondiscendere alla sua richiesta dettata dall’amore e da un dolore senza fine?
Sono contenta che la Curia milanese abbia saputo mettere in pratica l’insegnamento della misericordia , tanto caro a Papa Francesco.