Quando una ragazza di buona famiglia (come si diceva) manifestava l’intenzione di fare l’attrice o la cantante, era sempre molto osteggiata, per la cattiva fama dell’ambiente dello spettacolo. Si sussurrava che per fare breccia in quel mondo bisognasse essere disposti a scendere a compromessi, a essere “gentili” con chi in quel mondo aveva potere e si diceva inoltre che potevi essere scartata come un limone spremuto appena qualcun’ altra si fosse dimostrata più “gentile”.
Si sussurrava tutto questo, ma non veniva mai ammesso pubblicamente, né tanto meno denunciato: le cose stavano così da sempre e così dovevano continuare ….c’era rassegnazione e connivenza, come con la mafia.
Ora pare che questo tabù stia cadendo e come una valanga sta travolgendo il mondo del cinema americano e non solo; pare che anche il governo britannico stia tremando per questi scandali che vengono alla luce.
Questo momento credo debba essere salutato e accolto con grande soddisfazione da tutti; forse segna l’inizio del rifiuto della mentalità dominante fino ad ora: chi ha potere può ricattare il più debole, può negargli il diritto ad affermarsi se non soggiace ai soprusi e alla prepotenza.
Direi che è il momento di fare molto clamore e di scoperchiare le malefatte di chi si è sentito arbitro dei destini altrui: lo dobbiamo alle generazioni future .