Copio da ” UN ANNO SULL’ALTIPIANO” di Emilio Lussu.
(Contesto: siamo sull’Altipiano di Asiago nel 1916; i soldati sono stremati da continui assalti insensati … i soldati muoiono come mosche…poi una lunga pausa …)
Un giorno, ci fu annunziato l’assalto per l’indomani, ma fu rinviato. Si poteva quindi contare su un giorno di vita assicurata. Chi non ha fatto la guerra, nelle condizioni in cui la facevamo, non può rendersi un’idea di questo godimento. Anche un’ora sola, sicura, in quelle condizioni , era molto. Poter dire, verso l’alba, un’ora prima dell’assalto:”ecco, io dormo ancora mezz’ora, io posso ancora dormire mezz’ora, e poi mi sveglierò e mi fumerò una sigaretta, mi riscalderò una tazza di caffè, lo centellinerò sorso a sorso e poi mi fumerò ancora una sigaretta” appariva già il programma di tutta una vita…
Ecco l’esperienza di giovani ventenni di un secolo fa…. I nostri giovani che non hanno dovuto sperimentare tali sofferenze, sappiano apprezzare la pace che l’Europa Unita ha consentito …