Devo ringraziare Ken Follett, l’autore dell’ultimo libro letto: mi ha trasportato indietro di cinque secoli e mi ha fatto ripercorrere passo passo un tratto di storia che non mi era mai rimasto particolarmente chiaro nella mente.
Ne “La colonna di fuoco” infatti l’autore racconta i fatti storici che hanno caratterizzato il XVI secolo, arricchendoli sì di personaggi inventati, di cui segue le vicende della vita quotidiana, ma nello stesso tempo rispetta rigorosamente la verità storica degli eventi.
Tre figure di donne emergono in quel periodo tormentato da persecuzioni religiose sia da parte dei cattolici che da parte dei protestanti: Elisabetta I d’ Inghilterra, Caterina de’ Medici e Maria Stuarda.
Le prime due vengono ritratte come donne estremamente intelligenti che cercavano di far prevalere la tolleranza religiosa, contro i fanatici di entrambe le parti, mentre la terza appare una povera donna in balia di eventi che non sa interpretare nè tantomeno condizionare e finisce decapitata; i protestanti la bollarono come traditrice, i cattolici la onorarono come martire. In un tempo in cui le donne non godevano certo di pari diritti ripetto agli uomini, è però evidente come allora, e così oggi, la posizione sociale sia un fattore utile per annullare tutti i gap.
Il libro termina con la scoperta della congiura di Guy Fawkes, un nobile cattolico inglese che intendeva far saltare in aria il re d’Inghilterra e tutti i suoi collaboratori, fatto che ancora oggi viene ricordato a Londra con grandi festeggiamenti a base di fuochi d’artificio (a Londra ho avuto modo di assistervi).
Anche se l’autore racconta evidentemente i fatti da un’ottica protestante (i cattolici nel libro sono in genere fanatici e assetati di sangue purificatore, mentre i protestanti sono più miti e più propensi alla tolleranza), la strage degli Ugonotti viene raccontata come frutto di macchinazioni politiche che poco hanno a che vedere con le motivazioni religiose, così come del resto tutte le persecuzioni che per secoli hanno insanguinato l’Europa.
Questo libro fa parte di una trilogia ambientata in vari periodi storici e il modo appassionante in cui è stato scritto mi fa pensare che proverò a leggere anche gli altri due.