Nella prima parte delle sue lezioni, il dr. Spagnuolo ci illustra le istituzioni europee e nella seconda parte sottolinea quali sono i rapporti tra queste istituzioni e gli stati membri dell’Unione.
Le Istituzioni Europee sono:
Il Parlamento Europeo;
Il Consiglio Europeo;
La commissione Europea.
Attualmente il presidente del parlamento è Antonio Tajani, quello del consiglio è Donald Tusk e quello della commissione è Jean-Claude Juncker.
I primi due hanno una rotazione di 2 anni e mezzo, mentre il Presidente della Commissione resta in carica per 5 anni.
Il Presidente del Parlamento Europeo è attualmente italiano (Antonio Tajani), appartenente a Forza Italia, ma confluito nel gruppo del PARTITO POPOLARE EUROPEO. Ricopre un ruolo importante in Europa perché è un organo di garanzia, vigilanza e rappresentanza. Il Presidente del Parlamento Europeo garantisce i tempi, gli interventi, il rispetto delle procedure prescritte dal regolamento; vigila sulle attività del Parlamento e delle sue Commissioni; rappresenta il Parlamento in tutte le questioni giuridiche e la sua firma è necessaria per l’approvazione del bilancio dell’UE.
Il presidente viene eletto per un mandato di due anni e mezzo, per cui in ogni legislatura del Parlamento europeo si alternano due presidenti, i cui nomi vengono generalmente individuati da un accordo politico tra i due maggiori gruppi politici del Parlamento. In Europa egli deve rappresentare le idee dell’UE e non le proprie.
Il Parlamento europeo ha tre funzioni principali:
Legislazione: adotta la legislazione dell’UE, insieme al Consiglio dell’UE, sulla base delle proposte della Commissione europea; decide sugli accordi internazionali; decide in merito agli allargamenti (cioè l’entrata di nuovi paesi membri); rivede il programma di lavoro della Commissione e le chiede di presentare proposte legislative.
Supervisione: svolge un controllo su tutte le istituzioni dell’UE; elegge il presidente della Commissione e approva la Commissione in quanto organo; approva il modo in cui sono stati spesi i bilanci dell’Unione europea: esamina le petizioni dei cittadini e avvia indagini (la figura del DIFENSORE CIVICO, ci dice il docente, nasce da questo istituto della Petizione e aggiunge che il Difensore Civico era in quasi tutti i Comuni e poi con la spending review è stato abolito); discute la politica monetaria con la Banca centrale europea; rivolge interrogazioni alla Commissione e al Consiglio; effettua monitoraggio elettorale.
Bilancio: elabora il bilancio dell’Unione europea, insieme al Consiglio; approva il bilancio di lungo periodo dell’UE, il “quadro finanziario pluriennale”.
Poi il docente ci spiega che cosa è il Consiglio Europeo.
Il Presidente attuale del Consiglio Europeo è il polacco Donald Tusk.
Il Presidente del Consiglio Europeo viene eletto a maggioranza dal Consiglio europeo, resta in carica due anni e mezzo, e il suo mandato può essere rinnovato una sola volta.
Il Consiglio Europeo è formato dai Presidenti della Repubblica o del Consiglio degli Stati membri, a seconda se gli stati sono repubbliche presidenziali o parlamentari, oppure monarchie parlamentari (era il caso del Regno Unito), insieme al presidente della Commissione europea, l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il Presidente del Consiglio Europeo definisce l’orientamento politico generale e le priorità dell’Unione europea, promuove la coesione e il consenso in seno al Consiglio Europeo, assicura la rappresentanza esterna dell’UE per quanto riguarda le questioni di politica estera e di sicurezza.
Poi, il docente ci spiega le funzioni della Commissione Europea.
La Commissione Europea promuove l’interesse generale dell’UE proponendo la legislazione e assicurandone il rispetto e attuando le politiche e il bilancio dell’UE.
E’ formata da un gruppo o “collegio” di commissari, uno per ciascun paese dell’UE. Il Presidente è Jean Claude Juncker (Lussemburghese).
La Commissione propone nuove leggi; assegna i finanziamenti dell’UE; rappresenta l’UE sulla scena internazionale.
Il Presidente viene indicato dai leader nazionali nel Consiglio europeo, tenendo conto dei risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Per essere eletto, il candidato deve ottenere il sostegno della maggioranza dei membri del Parlamento europeo.
La commissione ha un ruolo rilevante, perché valuta i bilanci degli Stati membri, entra nel merito di questi bilanci, può applicare la procedura di infrazione (fino ad ora mai applicata) e interviene in quelle che possono essere le politiche di ogni stato.
Nella seconda parte, il docente riprende a illustrare la composizione e le funzioni del Parlamento Europeo anche in vista delle elezioni europee del prossimo maggio.
Egli ci dice che il Parlamento Europeo è l’organo legislativo dell’UE e viene eletto a suffragio universale dai cittadini degli Stati membri. E’ dal 1979 che ci sono queste elezioni; fino a questa data (dal 1962 al 1979) erano gli stessi membri dei Parlamenti nazionali a farne parte (doppio incarico).
Le sedi del Parlamento Europeo sono due: Bruxelles e Strasburgo.
Ma perché due sedi?
Il docente ci spiega che nel 1992 i governi nazionali dell’UE decidono di stabilire nel trattato sull’UE le sedi ufficiali delle istituzioni europee. Decidono che la sede ufficiale, dove si svolgono la maggior parte delle sessioni plenarie, è Strasburgo, mentre le commissioni si riuniscono a Bruxelles.
Questa intesa viene inserita nel trattato sull’UE nel 1997 e qualsiasi modifica al trattato richiede l’unanimità di tutti i governi degli Stati membri e la ratifica di ciascuno dei parlamenti nazionali.
La conseguenza è che le due città hanno sedi quasi identiche e un esercito di parlamentari, con il loro seguito di assistenti, interpreti e funzionari che si spostano con grande dispendio di denaro.
Il docente continua dicendo che all’Ue possono partecipare tutti i paesi che rispettino i valori di democrazia, libertà, diritti umani e si impegnino a promuoverli congiuntamente.
Si aderisce facendo domanda di adesione al Consiglio Europeo, che, poi, informa il Parlamento Europeo e i parlamenti nazionali. Tuttavia, la decisione è di competenza del Consiglio, dopo aver consultato la Commissione; in seguito è necessaria anche l’approvazione del Parlamento Europeo. Infine, ci sono anche gli accordi tra gli stati membri e lo stato che chiede l’ammissione.
Poiché, però, il numero dei seggi è fissato a 751, quando entra un nuovo stato, gli altri ne devono cedere alcuni, tranne quelli che ne hanno 6 (il minino), come Malta. La popolazione di ciascun stato membro determina il numero dei deputati eletti per paese. Per questo motivo, l’Italia ne ha 73 e la Germania 96.
Il docente spiega che i Parlamentari eletti in Europa vengono divisi secondo il gruppo politico e non per nazioni. Aggiunge anche che le elezioni non avvengono lo stesso giorno in tutti gli stati membri, per cui i paesi che fanno prima le elezioni devono secretare i risultati e renderli pubblici a elezioni terminate in tutti gli stati. Ci dice anche che nel Parlamento europeo ci sono 20 commissioni e 2 sottocommissioni.
Queste commissioni sono dei gruppi di lavoro formati da un gruppo ridotto di europarlamentari e possono essere permanenti o temporanee.
Le commissioni permanenti hanno un ruolo fondamentale nella procedura legislativa ordinaria. Le commissioni temporanee possono essere speciali o di inchiesta.
Come già detto, le riunioni delle commissioni si svolgono a Bruxelles.
A conclusione del suo intervento, il dottor Spagnuolo dà spazio ad alcune domande proposte dal pubblico, alle quali risponde con gentilezza e precisione. Grazie per queste interessanti lezioni!